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Calcio, l’Albenga festeggia gli 80 anni ma sul campo non arriva la gioia del goal

Albenga. Una bella giornata di sole dopo il maltempo dei giorni scorsi, la scarsa concomitanza di altri eventi calcistici e non, l’arrivo della capolista al Riva, la festa degli 80 anni della società. I fattori per attirare il pubblico delle grandi occasioni ci sono tutti e l’Annibale Riva presenta una cornice di spettatori che, per l’Albenga, non si vedeva da anni. Peccato che sul campo non si sia visto uno spettacolo degno della giornata.
Si comincia con la sfilata delle giovani leve per celebrare gli 80 anni del sodalizio ingauno. E quando le squadre scendono in campo i ragazzini delle giovanili si sistemano in gradinata per prendere parte alla coreografia insieme alla tifoseria.
Il campo è in condizioni pessime, soprattutto nelle aree piccole. L’Albenga si schiera con il 3 – 3 – 1 – 3, con Gomez dietro al tridente Infante, Parente (in mezzo), Cutuli. Granata in campo con il 4 – 5 – 1 che ha in Rambaldi il terminale offensivo. La partita è fin dall’inizio molto tattica, lo spettacolo ne risente. Le due compagini danno l’impressione di avere i mezzi per pungere, ma non riescono ad affondare i colpi per paura di sbilanciarsi troppo.
Dominano le fasi di studio, rare le note di cronaca. Al 7° Patruno dà a Gomez che lancia Infante, fermato per una posizione irregolare mentre è lanciato a rete, decisione che lascia qualche dubbio. Al 18° punizione sulla trequarti di Principato, in area irrompe Cannito che sfiora di testa, Ladelfa blocca.
Sorano chiama spesso a colloquio i suoi e dà indicazioni a uno e all’altro, in particolare a Parente. A metà tempo lo sposta sulla sinistra, mettendo Infante come punta centrale. Più tardi proverà con Cutuli al centro, Infante a sinistra e Parente a destra. Ma i risultati sono scarsi, manca una trama di gioco e i bianconeri non giocano mai palla a terra.
Al 24° Casbarra calcia una punizione in area, Oriana cerca il colpo di testa ma non impensierisce Ladelfa. L’Albenga prova ad aumentare la pressione e fa vedere qualcosa in più. Sugli sviluppi di un angolo calciato da Sinagra, Parente prova la botta al volo e manda a lato alla destra di Frasson. Cannito cerca ancora il colpo di testa vincente ma Ladelfa non ha nulla da temere e sul cambio di fronte Infante prova a girarsi in area ma viene fermato in angolo. Sugli sviluppi di un seguente corner Sinagra prova il diagonale da sinistra e Cannito devia in angolo sfiorando l’autorete.
Al 40° Lechner per poco non approfitta di un pasticcio difensivo dei bianconeri ma dopo una serie di rimpalli la sfera finisce tra le braccia del numero 1 ingauno. Il finale vede i locali cercare il vantaggio con più insistenza. Casbarra commette fallo su Cutuli al limite dell’area. La posizione è centrale ma Parente calcia malissimo, complice il tocco non perfetto del compagno. Al 45° triangolo Infante – Gomez – Infante, quest’ultimo mette in mezzo, Frasson devia, la palla resta nell’acquitrino dell’area ospite e Parente sta per arrivarci, ma il portiere opsite lo precede e allontana. La frazione si conclude con un tiro svirgolato di Rambaldi.
Nella ripresa la cronaca è ancora più povera. Brivido iniziale con Parente che crossa in area, Patruno fallisce l’intervento da pochi passi. Sorano gioca la carta Espuña e arretra Cutuli.
Casbarra calcia altissimo un tiro piazzato, poi è Principato dai 25 metri, sempre su punizione, a costringere Ladelfa a respingere: sul pallone irrompe De Marte che non riesce a coordinarsi per battere a rete.
Al 19° Parente, che del giocatore con un passato in serie A sembra solamente un parente lontano, calcia ancora debolmente una punizione. Sorano lo sostituisce e l’ex di Reggiana e Bari non gradisce: se ne va direttamente sotto la doccia mandando a quel paese l’allenatore.
Al 23° assist di Sinagra per Espuña che in piena area mette in rete, ma l’arbitro aveva già fermato l’azione per fuorigioco. Poi si registrano una punizione calciata alta da Sinagra e un bel tiro di Rambaldi respinto con il corpo da Vommaro. Al 27° Corrias si becca il cartellino giallo per atterramento di Infante. La punizione è da favorevole posizione centrale. Vommaro la calcia malamente, la barriera respinge, il pallone finisce sui piedi di Stavola che di destro manda a fil di palo.
I riflettori si accendono, mentre in campo il gioco si spegne definitivamente. Al 32° è Rambaldi a insaccare a gioco fermo per offside. Allo scadere La Greca si invola sulla sinistra e prova il diagonale, alto. Finisce in parità, punteggio che ci sta tutto per quanto visto in campo.
Il tabellino:
Albenga – Ventimiglia 0 – 0 (p.t. 0 – 0)
Albenga: Ladelfa, Vommaro, Giuliani, Belletti (s.t. 10° Espuña), Munì, Patruno, Cutuli, Sinagra, Parente (s.t. 22° Stavola), Gomez, Infante (s.t. 33° Romero). A disposizione: Scarlata, Patrucco, Salsone, Pollio. All.: Sorano.
Ventimiglia: Frasson, Corrias, Cannito, De Marte (s.t. 44° Borgna), Trusi, Casbarra, Lechner, Oriana, Rambaldi, Principato, La Greca. All.: Gatti.
Arbitro: Bellanca (Genova). Assistenti: Leone e Marchesotti (Genova).
Ammonizioni: p.t. 41° Oriana (V), s.t. 2° Sinagra (A), 17° Gomez (A), 27° Corrias (V).
Recupero: 2′, 5′.
Calci d’angolo: Albenga 6, Ventimiglia 1.
Fuorigioco: Albenga 3, Ventimiglia 1.

Alcune immagini dell’incontro:

L’ingresso in campo delle due squadre:

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La gradinata e il tifo degli ingauni:

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Squadre schierate a centrocampo:

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Foto di gruppo per l’Albenga:

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Una fase di gioco:

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Ladelfa pronto al rinvio:

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Patruno (di fronte) e Gomez (di spalle):

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7° minuto: Gomez lancia Infante che verrà fermato per fuorigioco:

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Sorano dà indicazioni a Parente:

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Bellanca e Gomez:

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1° del secondo tempo, Parente mette in mezzo per Patruno che fallirà:

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Ladelfa respinge la punizione di Principato:

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Frasson:

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19° della ripresa, Parente calcia debolmente:

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