Provincia. “Abbiamo subito questa imposizione, ma vigileremo affinché almeno queste risorse siano utilizzate per sviluppare l’offerta turistica del nostro territorio”. Non sono soddisfatti ma hanno le idee chiare sul da farsi i rappresentanti delle categorie turistiche che questa mattina hanno sottoscritto l’accordo per lo sviluppo e la competitività del turismo nella provincia di Savona. A lasciare perplessi i rappresentanti di Confesercenti Savona, Federalberghi Savona, Faita Savona, Fiaip Savona, Fimaa Savona, Unione Associazioni Albergatori della Provincia di Savona è soprattutto l’introduzione della cosiddetta “imposta di soggiorno”. Una misura che non tutte le categorie hanno accettato di buon grado e che, anzi, ha fatto storcere il naso a parecchi. Nonostante le posizioni non sempre convergenti, l’accordo tra i dieci Comuni di Alassio, Albenga, Borghetto Santo Spirito, Loano, Toirano, Pietra Ligure, Finale Ligure, Noli, Spotorno, Varazze e le associazioni di categoria è stato sottoscritto. Fermo restando che almeno il 60 per cento del gettito d’imposta dovrà essere utilizzato per l’organizzazione di manifestazione e la promozione del territorio e il restante 40 per ento dovrà essere sempre impiegato per migliorie che abbiano ricadute sul settore turistico, il documento prevede che l’utilizzo di questi fondi sia concordato dalle amministrazioni comunali in accordo con le categorie.
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