Asset, i sindacati: “L’azienda dimostri di tenere al capitale umano”

Altare. “L’azienda dice di tenere al capitale umano. Che lo dimostri. La proposta formulata ieri non va affatto in questa direzione”. E’ una bocciatura senza appello quella che i sindacati ed i lavoratori della Asset di Altare hanno inflitto alla proposta economica avanzata ieri dai vertici del gruppo Brita, proprietario dell’azienda, durante il tavolo convocato per discutere del trasferimento dello stabilimento dalla Valbormida alla provincia di Varese. Ieri i sindacati hanno chiesto “che gli attuali carichi si esauriscano in Valbormida e quindi che i lavoratori escano dall’azienda gradualmente, mano a mano che le commesse terminano. L’azienda, dal canto suo, ci ha chiesto rassicurazioni circa il fatto che i dipendenti restino in organico fino al termine della produzione. E’ una possibilità su cui possiamo ragionare, ma abbiamo chiesto che l’azienda predisponga incentivi all’esodo per chi rimane. Finora, però, abbiamo ricevuto solo una proposta di miglior favore per chi intende trasferirsi, visto che l’azienda vuole mantenere l’attuale organico. Domani ne parleremo con i lavoratori, che si riuniranno in assemblea. Riteniamo che si tratti di un’offerta troppo bassa e che sposta il problema sul trasferimento, cosa che ci pare i lavoratori non siano interessati a fare. L’azienda dovrà formulare una nuova proposta”. In occasione dell’assemblea convocata tenutasi questa mattina, i delegati sindacali hanno esposto la situazione ai lavoratori, ottenendo il via libera a “mantenere la posizione” di contrarietà nei confronti della proposta dell’azienda.

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