Savona, dai primi del Novecento ad oggi, si è trasformata notevolmente. Alcuni palazzi sono stati demoliti, altri ricostruiti, interi spazi ridisegnati. Da polo industriale, Savona si è convertita in città culturale e turistica, grazie alla demolizione della vecchia Ilva-Italsider – industria metallurgica nata nel 1961 e chiusa definitivamente nel 1990 – alla cessazione delle attività nelle centrali elettriche situate in loco e al contratto con Costa Crociere.
Intraprendiamo dunque un “viaggio” attraverso le immagini per lanciare uno sguardo al passato e ricordare la Savona che fu.
La testimonianza sicuramente più evidente del cambiamento l’abbiamo sperimentata recentemente, attraverso il processo di riqualificazione di cui la Darsena è stata protagonista. Il vecchio silos che accoglieva le auto dei lavoratori portuali, nei primi anni 2000 è stato sostituito dall’attuale grattacielo Filo d’Acqua e l’intera area, prima esclusivamente industriale, si è adornata di edifici ristrutturati e moderni.
Come la guerra ha cambiato il volto di Savona
Ma facendo un ulteriore passo indietro nel tempo, da numerose fotografie e fonti storiche, possiamo notare come durante la prima metà del Novecento la città di Savona abbia modificato maggiormente il suo aspetto. Via Gramsci ha subìto numerosi sconvolgimenti e la zona in prossimità della Torre del Brandale è stata completamente ridisegnata.
Durante la guerra, alcuni bombardamenti aerei hanno raso al suolo edifici – che verranno poi sostituiti da nuovi palazzi dall’architettura più moderna – e aperto un nuovo spazio, quello che possiamo ammirare oggi di fronte alla tanto amata “Campanassa”.
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