sabato
20
Gennaio
2018

“Questo è un uomo, questa una donna” – In ricordo della memoria

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20
Gennaio
2018
Questo è un uomo, questa una donna

“Questo è un uomo, questa una donna”, la pièce del giovane regista e drammaturgo genovese Ian Bertolini, trae spunto dalle vicende narrate nel libro “Quattro ore nelle tenebre” di Paolo Mazzarello. Bertolini ritorna, dopo una breve collaborazione con la The Kitchen Company, con un talentuoso spettacolo in cui si fondono con maestria poesia e memorie, umanità e drammaticità.

Una storia a cavallo tra la Liguria e il Monferrato in cui i protagonisti sono Lisa Vita Finzi ed Enrico Levi, zii rispettivamente dello scenografo Lele Luzzati e del futuro scrittore Primo Levi, i quali, fuggiti da Genova allo scoppio della guerra, dopo l’8 settembre capiscono che i nazisti stanno arrivando ed è solo questione di tempo.

Con una coppia di amici cercano disperatamente rifugio presso un antico santuario dove da qualche anno è approdato uno strano prete, don Luigi Mazzarello. Intelligente, affascinante e dal passato turbolento sui piroscafi dei migranti verso le Americhe, nel mezzo della guerra che infuria don Luigi cercherà di resistere alle intimidazioni dei nazifascisti e alle pressioni dei suoi superiori, aiutando i partigiani e cercando di salvare la vita dei suoi protetti ebrei.

“Inutile dire quanto questa storia sia straordinaria – dichiara il regista – talmente ricca di avvenimenti da rasentare il limite del surreale. È l’umanità dei personaggi che mi ha colpito, l’essere sempre e comunque consapevoli di sé stessi, il continuare a procedere laddove tutto sembra essersi fermato da tempo. Non ci sono eroi in questa vicenda e non devono esserci. Ci sono personaggi straordinari che non hanno la necessità di essere mitizzati. Personaggi con le loro psicologie interne, i cui i gesti apparentemente eroici terminano con il palesarsi dei propri limiti e della propria condizione umana”.

“Non bisogna però dimenticare che si tratta di una storia vera, realmente accaduta e che in nessun modo necessita di essere inventata o reinterpretata – spiega l’attrice savonese Giuseppina Facco, in scena con Bertolini – Il lavoro che ha fatto Ian è un distillato di sentimenti, una pillola di umanità. Non dimentichiamoci che nella tristezza di una tragedia come quella dell’olocausto trovano spazio storie con un lieto fine come la nostra”.

Parafrasando la letteratura nota, che in uno straordinario gioco di intrecci e parentele sfiora i personaggi sul piano del reale, Bertolini ha intitolato questo spettacolo “Questo è un uomo, questa una donna” tramutando così il “Se” di Primo Levi in un mare di punti interrogativi che ci condizionano l’esistenza.

Crediti

Testo e regia: Ian Bertolini
Con: Giuseppina Facco e Ian Bertolini
Scene: Isacco Anfosso
Suoni: Erika Maria Sciutto
Produzione: Nuvole in collaborazione con Smov Eventi

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