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2018

La band La Stanza di Greta presenta l’album “Creature selvagge”

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Aprile
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Band musicale La Stanza di Greta
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Presentazione dell’album “Creature selvagge” (Sciopero Records, 2016) del collettivo musicale torinese La Stanza di Greta. A condurre l’incontro – concerto sarà il critico musicale Guido Festinese. La serata si inserisce nell’11esima edizione di “Dischi volanti – Incontri ravvicinati con dischi, libri, parole e suoni”, promossa dall’Assessorato a Cultura e Turismo del Comune di Loano e organizzata dall’Associazione Compagnia dei Curiosi.

La Stanza di Greta ha iniziato a suonare nel 2009 in occasione di un’iniziativa di solidarietà. Da allora sono seguiti concerti in moltissimi festival e locali italiani. Nel settembre 2013 è arrivata la vittoria al Premio Nazionale Lanterne Rock per la canzone d’autore. Nel 2016 il gruppo è stato finalista al Premio “L’Artista che non c’era” e nel 2017 ha ottenuto la targa Un Certain Regard a Musicultura. Nello stesso anno ha pubblicato il disco d’esordio “Creature selvagge”, che si è aggiudicato la Targa “Tenco” per la Migliore Opera Prima da parte di una giuria di 200 critici musicali.

Band musicale La Stanza di Greta

Compongono il gruppo Leonardo Laviano (voce e chitarra), Alan Brunetta (marimba, bidoni, percussioni, piano rhodes, drum machine), Umberto Poli (chitarre elettriche, acustiche, giocattolo, weissenborn, cigar box), Jacopo Tomatis (mandolino elettrico, banjolino, clavietta basso, glockenspiel, synth, harmonium), Flavio Rubatto (percussioni, didjeridoo, farfisa, piano rhodes, theremin).

Le canzoni sono creature selvagge: sfuggono, si nascondono, saltano, all’inizio sono piccine ma poi crescono e sporcano tutto in giro. Noi cerchiamo di addomesticarle ormai da qualche anno. Ne abbiamo raccolte una dozzina sul nostro primo disco. Sono canzoni strane che rifiutano le certezze delle formule più facili ma che cercano comunque di farsi pop, di parlare un linguaggio musicale leggero e condiviso. A volte sono piccole e dolci, altre volte mostruosamente abnormi. A volte hanno suoni da cameretta, altre volte un’orchestra rock. A volte usano strumenti veri, a volte strumenti strani, dimenticati in qualche solaio.

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