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2018

Il Franco Boggero Quintet ospite della rassegna “Dischi volanti”

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Franco Boggero Quintet
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Il Franco Boggero Quintet sarà ospite della rassegna “Dischi volanti – Incontri ravvicinati con dischi, libri, parole e suoni” per presentare dal vivo l’album “Una punta da cinque” (Musikat Productions, 2017).

Storico dell’arte Franco Boggero lavora dal 1981 per la Soprintendenza di Genova e si occupa dei beni culturali del Ponente ligure, dirigendo restauri e organizzando mostre. Scrive testi e musiche dagli anni ’70 e, incoraggiato da Giorgio Conte, dalla fine degli anni ’90 è approdato al pubblico, sempre accompagnato al piano da Marco Spiccio, apprezzato “agitatore culturale” nell’ambiente della canzone d’autore. Con quest’ultimo e Augusto Forin ha dato vita per qualche anno, dal 1998, a “Operazione Arcivernice” con l’intento di far rivivere luoghi belli e poco noti per mezzo di “verniciature musicali”.

Nel 2009 è stato finalista al Premio Tenco (sezione Opera Prima) con il suo primo album “ufficiale” dal titolo “Lo so che non c’entra niente” e nell’ambito del festival “Dallo sciamano allo showman”, dedicato alla canzone umoristica d’autore, ha ricevuto, ex aequo con la Banda Elastica Pellizza, la targa intitolata a Bigi Barbieri.

Intorno a Boggero si è costituito un gruppo che affianca al pianoforte di Spiccio il contrabbasso di Federico Bagnasco, la batteria di Daviano Rotella e il sax di Paolo Maffi. Nel 2017, sostenuto da una campagna di crowdfunding, è uscito il nuovo disco “Una punta da cinque” (Musikat productions, Torino) con gli arrangiamenti di Federico Bagnasco e Marco Spiccio. Le canzoni di Boggero partono dalla descrizione di piccole realtà, ritratti e bozzetti, per aprirsi a riflessioni interiori e aforismi ironici. L’adesione a situazioni e contesti “quotidiani” coinvolge il linguaggio che nella marcata cadenza genovese riesce colloquiale anche quando evita il discorso diretto.

Scrivo canzoni per riflettere meglio sulla vita (anche se “a dirlo son parole”, come asseriva quel tale). Molte mie canzoni nascono dalla ruminazione – non so trovare un’espressione migliore – di materiali verbali raccolti o raccattati e messi via, con la costanza del bricoleur. Una frase colta al volo per strada ma anche un’epigrafe; il passaggio che ti fa sospendere la lettura del libro ma anche l’espressione sfuggita a qualcuno che ti sta telefonando. Lo sanno i miei amici: appunto perché amici sanno cosa potrebbe rischiare di colpirmi o interessarmi e se capita raccolgono qualcosa per me”
(da “Arnesi per fare musica”, in “The Mellophonium”, XX, 2010)

“Dischi volanti – Incontri ravvicinati con dischi, libri, parole e suoni”, giunta quest’anno all’undicesima edizione, è promossa dall’Assessorato a Turismo e Cultura del Comune di Loano e organizzata dall’Associazione Compagnia dei Curiosi. La rassegna, quest’anno dedicata alle opere prime e seconde di artisti già affermati e di giovani musicisti, sarà realizzata anche con i fondi del Bando Promozione art. 7 L. 93/92 settore audio anno 2017, che si propone di favorire la promozione dei progetti discografici, riavvicinando il pubblico al piacere di ascoltare la musica dal vivo, con riguardo al repertorio “inedito” e “originale”.

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