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Ad Andora, la mostra “THRENI id est lamentationes ieremiae prophetae”

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mostra Vincenzo Sorrentino
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Andora – La prossima mostra, in programma al  Museo Mineralogico Luciano Dabroi di Palazzo Tagliaferro in Andora, esporrà opere grafiche ispirate dall’antico libro delle Lamentazioni del profeta Geramia  sarà stimolo per riflessioni interreligiose e culturali.

Visitabile dal 30 aprile al 30 giugno, negli orari di apertura del Museo Mineralogico, “THRENI id est lamentationes ieremiae prophetae” vede esposte 40 opere grafiche  di Vincenzo Sorrentino realizzate, in seguito ad approfonditi studi di filosofia e teologia  dall’artista negli anni 1985/1987.

La mostra si inaugurerà giovedì 5 maggio 2016 alle ore 20.45 con una conferenza tematica che vedrà la partecipazione, coordinati da Marco Gervino, giornalista e direttore de “Il Letimbro”, di Don Gabriele Maria Corini – Direttore dell’ufficio diocesano per la Pastorale della cultura e docente di Ebraico ed Antico Testamento presso la Facoltà Teologica dell’Italia settentrionale di Milano e del Rav Giuseppe Momigliano – Rabbino Capo della Comunità Ebraica di Genova e Presidente dell’Assemblea dei Rabbini d’Italia alla presenza dell’artista stesso.

Vincenzo Sorrentino, formatosi presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli è professore di Teoria e Tecnica dell’Affresco presso l’Accademia di Brera. Dopo approfonditi studi di filosofia e teologia tra il 1985 ed il 1987 coniugò i suoi interessi artistici con una rinnovata attenzione per la letteratura profetica, affascinato dalla continue implicazioni fra la sfera divina e la storia del popolo ebraico. Attraverso le 40 tavole presentate nel percorso espositivo Sorrentino cerca di inquadrare in una più vasta teologia politica i fatti raccontati da Geremia (sia nelle Profezie che nelle Lamentazioni).

Sorrentino distribuisce i disegni secondo uno schema dinamico, come può essere un trittico, creando tre sezioni secondo un andamento che coglie, al di là della tragedia, i moti della conversione e della preghiera accorata Querimonia, Tumultus, Spes, e le quattro tavole di appendice di Oratio.

L’artista si lascia ispirare dalle opere di conduce studi di filosofia e teologia dall’intera arte grafica tedesca del ‘500 ma anche dall’Espressionismo nordico del primo Novecento il cui influsso ritroviamo nelle forme distorte dell’urlo e dell’aggressione, tipici di THRENI.

Di particolare importanza è il rapporto tra testo e immagine. Ogni tavola è accompagnata da una strofa che reca accanto una lettera dell’alfabeto ebraico con la quale si ricorda la funzione acrostica che avevano le iniziali nella lingua originale: i versi sono la fonte da cui scaturisce l’immagine soprastante.

THRENI fu concepita in anni in cui l’attuale dissesto del Medio Oriente era ancora lontano da venire. Quasi tutte le tavole di Tumultus – la rappresentazione della ferocia e degli orrori di cui è capace l’umanità in preda alla follia distruttrice – ricordano la carneficina a cui oggigiorno assistiamo in diverse parti del mondo, quasi una ripresa di uno stato apocalittico nel quale precipitò il regno di Giuda all’epoca in cui Geremia fu coinvolto come testimone e profeta di YHWH (Yahweh).

Ingresso Libero
orari di apertura: sabato e domenica ore 15.00 – 19.00

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