Bergeggi. Sarebbe un ex autista di 68 anni, che ha abitato in passato a Savona e Vado Ligure l’uomo che venerdì scorso è stato ritrovato morto in mare a Punta Maiolo, poco distante dall’isola di Bergeggi. La svolta si è registrata ieri sera quando ai carabinieri è arrivata da una telefonata. “Ho visto la fotografia su internet. Temo che si tratti di mio padre”, ha detto al telefono il figlio.
I carabinieri hanno acquisito la carta di identità dell’ex autista e la fotografia non sembrerebbe lasciare spazio a dubbi: è uguale a quella dell’uomo trovato morto in mare. La conferma definitiva arriverà però nel pomeriggio quando verrà effettuato il riconoscimento da parte del figlio.
Intanto è stato stabilito che l’uomo non è morto annegato. Ad escluderlo è stata l’autopsia eseguita dal medico legale Sara Candosin secondo cui ad ucciderlo è stato un forte trauma all’altezza dello sterno (mentre non c’era presenza di acqua nei polmoni).
Le lesioni riscontrate sul corpo dell’uomo, che per ora resta sempre senza nome, sono compatibili con un violentissimo impatto contro l’acqua. L’uomo potrebbe quindi essere morto dopo una caduta (probabilmente da un’altezza elevata) in mare. L’impattato “di pancia” contro l’acqua potrebbe quindi essere stato fatale. Certamente però l’uomo non è morto per annegamento, ma per le gravi lesioni addominali e toraciche.
Le prime ipotesi avanzate dagli inquirenti sono quelle di un gesto volontario oppure di un incidente (un malore che potrebbe averlo fatto precipitare in mare). Ma non vengono escluse altre piste.
L’uomo, che è stato ritrovato senza vita intorno alle 10,30 di venerdì mattina, era vestito con una giacca di pile di colore beige chiaro di marca “Quechua”, una camicia di pile bianca con quadri azzurri, un paio di jeans blu scuro e delle scarpe da ginnastica della Asics di color grigio chiaro.