Savona. “La caccia è un crimine contro la vita”. Recitava così uno degli striscioni posizionati questa mattina davanti alla sede della Provincia dai sostenitori del Fronte Animalista riunitisi in presidio per manifestare contro la riapertura della caccia che fino al 17 giugno porterà all’abbattimento di mille e 454 maschi di capriolo e alcune decine di daini in tutto il savonese.
Dopo aver presidiato l’area davanti a Palazzo Nervi, a per circa un’ora e mezza, una delegazione di manifestanti è stata ricevuta dal presidente Monica Giuliano, che ha spiegato loro come la stima degli animali da abbattere non venga effettuata direttamente dalla Provincia (Ente ritenuto uno dei “responsabili” della mattanza) ma dalle istituzioni superiori.