Celle/Genova. Positivo l’incontro appena conclusosi in Prefettura a Genova per una delegazione di ristoratori che ha potuto intavolare un dialogo sulla volontà di riaprire i locali e sulle difficoltà della categoria a un passo dalla protesta nazionale “Io apro”.
Ribadendo al Capo di Gabinetto Grazia La Fauci ed al Vicecapo di Gabinetto Stefano Piccolo la volontà di protestare in maniera simbolica e senza andare contro la legge, due ristoratori, saliti negli uffici nel rispetto delle norme anti Covid, hanno chiesto di portare a Roma le loro richieste e difendere la loro posizione. La prima risposta dal Palazzo del Governo è stata sicuramente la buona volontà ad impegnarsi a fare arrivare le loro istanze nelle sedi opportune.
“Un incontro positivo che ci dà speranza – afferma il ristoratore cellese Riccardo Rebagliati che è giunto in Largo Lanfranco accompagnato dai colleghi Gianni Attimonelli, anch’egli ristoratore cellese, e da Rocco Costanzo e Davide Zinale ristoratori di Rapallo -. Abbiamo ribadito che non vogliamo andare contro la legge. Anzi, siamo dalla parte della legge. Disposti a rispettare tutte le norme di igiene per contenere questa pandemia. Non siamo untori. Vogliamo lavorare. Chiediamo di lavorare”, conclude.
In Prefettura si è instaurato quel dialogo che i ristoratori chiedevano da tempo: “Siamo soddisfatti – afferma Rocco Costanzo – finalmente abbiamo parlato e ci hanno ascoltato, le Istituzioni ci hanno accolto. È un primo passo, ma siamo fiduciosi e contenti che le nostre richieste arrivino a Roma”.
Un clima disteso che ha permesso di parlare di tutti i nodi della categoria che ha lanciato un’altra richiesta d’aiuto: “Facciamo fatica ad andare avanti, troppe tasse. Aiutateci”.