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Scuola verso la ripartenza, PD: “La Regione faccia la sua parte, ecco le nostre proposte”

"Convocare Comitato regionale, organizzare le classi e sostenere l'edilizia"

maturità, banchi di scuola, studenti, aula

Genova. Sono stati discussi quest’oggi nella III Commissione Consiliare della Regione Liguria la ripresa dell’attività scolastica, prevista per il 14 settembre, e i nodi da sciogliere nel periodo post-emergenza sanitaria. Sono intervenuti, tra gli altri, Auditi FLC CGIL Scuola, CISL Scuola Liguria, Movimento cooperazione educativa, Coordinamento genitori democratici, ANP Liguria e altre associazioni. È stato raggiunto un accordo sulla necessità di un’ampia cabina di regia, che possa affrontare in maniera organica le problematiche poste in evidenza.

Anche il Partito Democratico ligure ha riferito la sua posizione: “L’assenza politica della Regione Liguria nel complicato avvio del prossimo anno scolastico è stata denunciata da tutte le componenti del mondo della scuola nell’audizione della III Commissione Consiliare di oggi. L’assessore Cavo non può pensare di cavarsela con 1 milione di euro distribuito alle famiglie per l’acquisto dei tablet: bisogna fare di più”.

Siamo pronti ad avanzare una serie di proposte per dare il nostro contributo, nella speranza che la Giunta non voglia limitarsi a una sterile polemica con il ministero – ha annunciato – Per prima cosa chiediamo la convocazione del Comitato regionale per l’istruzione e la formazione in Liguria, che da quando è partita l’emergenza Covid non si è mai riunito. Poi crediamo sia necessario coordinare sia le autonomie scolastiche con i Comuni, per il trasporto degli alunni e le ulteriori sedi da mettere a disposizione dei ragazzi, sia l’assegnazione degli organici di fatto da parte dell’ufficio scolastico. Inoltre chiediamo l’organizzazione di più aule ed una migliore gestione delle classi”.

“È fondamentale che la Regione metta in linea tutte le politiche istituzionali: scuole, ufficio scolastico regionale, Comuni e Province – hanno proseguito i democratici regionali – Per gli edifici potrebbero mettere a disposizione dei Comuni e delle Province nuove risorse attingendo dal Fondo strategico. Resta incomprensibile il fatto che si riducano le sezioni nei comprensivi scolastici, quando si teorizzano doppi turni per dividere in gruppi le classi”.

“Su tutti questi temi serve che l’assessore Cavo dia un segnale importante – ha concluso il PD ligure – Anche il ministero deve fare la sua parte e chiediamo che anticipi la data per l’assegnazione delle graduatorie degli insegnanti e specifichi meglio le regole di ingaggio per la riapertura. Detto ciò la Regione Liguria deve intervenire per aiutare scuole e Comuni liguri. Noi abbiamo avanzato le nostre proposte, cosa intende fare la Giunta ligure?”.

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