Truffa e peculato

Fissato l’interrogatorio dell’operaio-autista del Comune di Cisano finito ai domiciliari fotogallery

L'uomo, Gianni Grasso, secondo l'accusa parcheggiva lo scuolabus sotto casa e si assentava dal lavoro per ore

Cisano sul Neva. E’ stato fissato per domani mattina, davanti al gip Alessia Ceccardi, l’interrogatorio di garanzia di Gianni Grasso, 58 anni, l’operaio e autista di scuolabus del Comune di Cisano finito agli arresti domiciliari con le accuse di truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato e peculato d’uso.

Secondo i carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Alassio, l’uomo, che è difeso dall’avvocato Paolo Brin, utilizzava il mezzo di servizio durante l’orario di lavoro per andare a fare commissioni private ma anche per giocare al lotto. Di qui il provvedimento cautelare firmato dal gip Ceccardi su richiesta del pm Cristiana Buttiglione.

Le indagini sono scattate grazie all’intuito di un maresciallo del Nucleo Operativo di Alassio che ha notato lo scuolabus parcheggiato all’interno del cortile dell’abitazione di Cisano sul Neva e si è insospettito. A quel punto sono scattati degli accertamenti che hanno permesso di chiarire che uno dei residenti della palazzina era proprio Grasso. Da lì la scelta di organizzare alcuni servizi di osservazione, controllo e pedinamento, che sono andati avanti per oltre tre mesi, per capire se l’uomo avesse comportamenti illeciti. Un lavoro, portato avanti con il massimo scrupolo, che ha permesso di raccogliere decine e decine di foto e video che, secondo gli inquirenti, hanno permesso di dimostrare come abitualmente il dipendente facesse rientro a casa con lo scuolabus dopo aver accompagnato i ragazzi a scuola e restasse all’interno della propria abitazione anche per diverse ore.

Inoltre, sempre da quanto emerso con le indagini (l’operazione è stata battezzata “Fermata Benessea”, dal nome della strada percorsa da Grasso), l’operaio si allontanava per giocare al lotto in tabccheria o per commissioni private durante il suo orario di lavoro in Comune. Per questi spostamenti, spesso, il dipendente utilizzava anche un furgoncino Peugeot Ranch bianco sempre di proprietà dell’amministrazione comunale che a volte, per intere settimane, era nella sua più completa disponibilità in orario diurno e notturno.

L’arresto è scattato ieri mattina proprio dopo che l’uomo era rientrato a casa al termine del consueto “giro” dello scuolabus.

Al momento le indagini dei carabinieri di Alassio proseguono. gli inquirenti vogliono capire se ci siano state eventuali omissioni o mancanze di controllo sul personale del Comune.

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