Gesto inaspettato!

Savona, abbattuta e spezzata nella notte la lapide che tra le Forze Armate ricordava le Camicie Nere fotogallery

Ecco come è stata ritrovata questa mattina la lapide al centro delle polemiche. Anpi: "No alla violenza per difendere i valori dell'antifascismo"

Savona. Agg h 12:56 E’ in corso in questi minuti il sopralluogo della polizia di Stato per indagare sul raid vandalico nel quale è stata divelta e spezzata la lapide che, nel cimitero di Zinola, ricordava anche le Camicie Nere tra le Forze Armate che hanno registrato vittime durante la Seconda Guerra Mondiale.

Un nuovo capitolo nello scontro politico innescato dalla commemorazione di sabato scorso. Sul posto sta ancora operando la polizia scientifica che sta svolgendo tutti i rilievi del caso; ascoltati anche i tecnici comunali e la persona che materialmente questa mattina hanno trovato per primi la lapide abbattuta e spezzata in due. Ancora da stabilire se il gesto sia stato messo in atto nella notte o in mattinata (il ritrovamento è avvenuto alle 11.40).

Stando alle prime informazioni e dai primi riscontri, l’ipotesi più probabile sembra essere che ad agire sia stata più di una persona: la lapide infatti non è stata “abbattuta” con dei colpi bensì divelta a forza dal terreno. Le indagini sono ancora in corso.

lapide camicie nere

– E’ stata ritrovata abbattuta e spezzata questa mattina nel cimitero di Zinola la lapide “della discordia” e al centro di feroci polemiche che, nel ricordare le vittime delle Forze Armate durante la Seconda Guerra Mondiale, elencava tra queste anche le Camicie Nere.

La lapide, nella caduta, ha colpito un ceppo e si è spezzata in due parti. A ritrovarla sono stati proprio alcuni tecnici dell’amministrazione comunale giunti questa mattina al cimitero per programmare la rimozione della lapide, che sarebbe avvenuta nel corso della giornata (sarebbe stata riportata in laboratorio per la cancellazione della dicitura riguardante le Camicie Nere).

I tecnici hanno provveduto ad avvisare il Comune, che a sua volta ha allertato le forze dell’ordine. A breve è previsto un sopralluogo sul luogo di un episodio che rischia di inasprire ulteriormente lo scontro politico nella città della Torretta.

Un gesto che Samuele Rago, presidente dell’Anpi provinciale, condanna senza mezzi termini: “Un atto vandalico che non ha senso, anche perché il sindaco aveva già deciso di rimuovere la dicitura. Non è la violenza la strada giusta per difendere i valori dell’antifascismo, gli strumenti sono altri. Non c’è alcuna differenza tra chi ha divelto questa lapide e chi ha distrutto quella alla Madonna degli Angeli”.

“Non possiamo che dissociarci da questo gesto: è fondamentale non cedere alla violenza ma restare nell’ambito della discussione civile e democratica” conclude.

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