Riforma sanitaria

Sanità, l’assessore Viale: “Il nostro modello punta sull’integrazione ospedale-territorio”

L'intervento sulla sanità ligure al 51° Congresso Nazionale Sumai – Assoprof a Saint Vincent

Sonia Viale in visita al Santa Corona di Pietra Ligure

Liguria. “L’integrazione ospedale-territorio deve partire dal confronto positivo con i professionisti che sono sul territorio, a contatto diretto con i diversi bisogni dei cittadini. Per questo in Liguria abbiamo recuperato un dialogo, prima inesistente, non solo con i medici di medicina generale ma anche con gli specialisti ambulatoriali. Le Regioni devono recuperare questo rapporto senza il quale l’integrazione ospedale-territorio non ha significato. Oggi sarò a Milano insieme ai colleghi assessori alla Sanità di altre Regioni a cui porterò la vostra voce”. Così la vicepresidente e assessore alla Sanità di Regione Liguria Sonia Viale nel suo intervento, questa mattina, al 51° Congresso Nazionale Sumai – Assoprof a Saint Vincent. In apertura del convegno, è stato osservato un minuto di silenzio per ricordare Giovanni Palumbo, il medico ucciso nel suo studio a Sanremo.

Rivolgendosi alla platea di medici specialisti ambulatoriali, la vicepresidente Viale ha affermato: “Se da qui ho sentito forti critiche ai percorsi di autonomia, occorre che le Regioni spieghino meglio e cerchino l’alleanza con chi sul territorio lavora. Così abbiamo fatto in Liguria – ha sottolineato l’assessore regionale alla Sanità – costruendo un modello virtuoso di riforma del sistema, affiancando al direttore generale la figura del direttore sociosanitario: all’interno della direzione strategica dell’azienda, è il sindacalista del territorio e rappresenta, in modo paritario rispetto al direttore sanitario, i bisogni dei professionisti e dei cittadini che non devono trovare risposte solo nei pronto soccorso o nei reparti quando ormai la patologia è nella fase acuta. Nell’ambito della riforma, abbiamo creato anche i dipartimenti interaziendali regionali che, fatti da professionisti, trasformano le proposte di governo clinico in azioni concrete nelle aziende. Quando a breve creeremo il Diar territoriale – ha affermato la vicepresidente di Regione Liguria – vorrei che voi medici specialisti ambulatoriali foste presenti per rappresentare le criticità e assumere responsabilità nelle scelte che dovremo affrontare e attuare”.

L’assessore Viale ha poi sottolineato l’esigenza di maggiore autonomia delle Regioni anche in sanità. “Le Regioni – ha osservato – sono l’elemento chiave per risolvere i problemi di programmazione sanitaria e dei bisogni sul territorio: indirizzare le richieste a Roma, in un’ottica centralista, non migliora la capacità di risposta ai bisogni cittadini. Chiedere maggiore autonomia significa avere maggiori responsabilità, significa affermare che si è in grado di reggere bilancio sanitario da soli. In Liguria tre anni fa abbiamo trovato un disavanzo di 98 milioni di euro che stiamo progressivamente riducendo senza incidere sui servizi ma puntando sull’efficienza. Solo così – ha concluso – si può chiedere l’autonomia, credendo fortemente nel sistema sanitario pubblico: questo può essere un elemento che ci unisce, anche se da diverse prospettive”.

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