Orco Feglino. Sono state accertate dai carabinieri forestali le cause dell’incendio boschivo divampato ad Orco Feglino.
Questa mattina la svolta nelle indagini condotte dai militari, che fin da subito hanno raccolto alcune testimonianze risultate decisive e poi confermate: un incidente di natura accidentale che ha visto protagonisti alcuni ragazzini tra i 9 e 1 13 anni, che all’interno di una casetta nel bosco hanno provato a far scaldare delle castagne su una vecchia stufa, ma dalla canna fumaria, sporca e in disuso da tempo, sono iniziate le prime scintille e l’inizio delle fiamme, che si sono poi rapidamente estese alla superficie boschiva vicina e si sono propagate velocemente per il forte vento.
Uno dei ragazzini, con il cellulare della madre, ha subito contattato il numero unico di emergenza, facendo così scattare l’allarme con l’arrivo della prima squadra dei vigili del fuoco e dei volontari.
I ragazzini, spaventati, sono poi fuggiti via a casa e solo alla sera, quando le fiamme stavano avvolgendo tutta la collina sovrastante le abitazioni, hanno parlato e raccontato tutto ai genitori.
Quest’ultimi si sono presentati in caserma e assieme ai figli hanno chiarito quanto realmente successo: non una bravata, ma un incidente di natura accidentale, un incidente all’interno della casetta nel bosco che ha portato alla distruzione di 40 ettari di bosco e tenuto in allarme per due giorni una intera comunità, in particolare in località Molino, via Santuario e San Rocco, ma non solo.
Dopo l’inizio dell’incendio la “fuga” dei ragazzini è stata notata da alcuni testimoni, sentiti appunto dai militari.
I carabinieri forestali hanno provveduto ad informare la Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni, ma non ci sono allo stato attuale elementi di rilevanza penale in considerazione dell’età e della dinamica di quanto accertato.
Intanto la situazione ad Orco Feglino è in via di miglioramento, anche se continuano i lanci dell’elicottero nella zona colpita dalle fiamme: in gran parte dell’area boschiva è iniziata la bonifica e la conta dei danni.
Il presidio e l’unità di crisi resterà ancora operativa per tutta la giornata, così come il monitoraggio su possibili nuovi focolai.