Villanova d’Albenga. Si preannuncia calda l’assemblea dei lavoratori che si terrà domani mattina alla Piaggio Aerospace di Villanova d’Albenga, con l’attesa confronto tra organizzazioni sindacali, Rsu e lavoratori sulla grave situazione di incertezza per l’azienda aeronautica, che rischia di avere ripercussioni sull’indotto.
A rischio oltre 1200 posti di lavoro, ricordano i sindacati, che attendo da tempo una conferma da parte del Governo sugli impegni industriali per il drone. Ma non solo. Al termine dell’assemblea non sono escluse iniziative da parte dei lavoratori, stanchi di una situazione che appare ormai in stallo continuo.
Senza risposta anche la richiesta di incontro al Ministero: “La Piaggio Aerospace attende da oltre sei mesi la conferma del programma relativo ai P2HH, programma contenuto nel decreto ministeriale di inizio 2018 del governo Gentiloni che destinava 766 milioni di euro per l’acquisto di 20 P2HH (la versione avanzata del drone P1HH), tutto ciò impegnando gli Emirati Arabi ad acquistare i medesimi velivoli per una cifra simile” ricorda la Cgil savonese.
“Il provvedimento dopo la caduta del governo Gentiloni è stato ripreso al vaglio delle commissioni Parlamentari che avrebbero dovuto dare il loro parere in questi mesi, cosa che per ora non è avvenuta. Il Ministro della Difesa poche settimane fa ha dato finalmente il via libera al programma definendolo ancora una volta strategico per il paese. Ora è necessario come abbiamo già detto più volte nei mesi scorsi e ancora qualche giorno fa direttamente al ministro Di Maio e al ministro Trenta confermare questo programma in tempi brevissimi”.
“Contrariamente si metterebbero a rischio oltre 1200 persone dei tre stabilimenti Liguri interessati, quello di Genova, quello di Villanova d’Albenga e quello di Albenga della LaerH dove oggi lavorano oltre 80 persone. Si metterebbe a rischio le capacità professionali uniche al mondo e ancora una volta si colpirebbe in maniera drammatica questo territorio già martoriato”.
In questi mesi Cgil, Cisl e Uil hanno più volte sollecitato Governo, Ministri, Regione Liguria e parlamentari. “Tutto ciò sembra non bastare. Ora il ministro competente Di Maio ha la responsabilità di decidere. Chieda alla Proprietà Piaggio tutte le garanzie, occupazionali e produttive e a quel punto confermi il programma. Ma lo faccia e lo faccia in fretta. I lavoratori e le lavoratrici non chiedono altro che lavorare e fare ciò che sono davvero capaci a fare. Contrariamente si perderanno professionalità, capacità e 1200 occupati in un territorio già colpito pesantemente dalla crisi” conclude il sindacato.