Savona. E’ stata messa sotto sequestro la sede dell’Autorità Portuale di Savona che oggi pomeriggio è stata distrutta da un incendio. Lo ha deciso il pm Chiara Vanturi che coordina l’indagine della Procura di Savona sul rogo.
Già questo pomeriggio gli uomini della finanza marittima di Savona hanno dato il via alle audizioni raccogliendo le testimonianze di quanti possano avere informazioni utili a ricostruire quanto avvenuto questo pomeriggio.
Il magistrato savonese ha aperto un fascicolo per incendio colposo a carico di ignoti per fare luce sulle cause dell’incendio e per stabilire eventuali responsabilità. Al momento l’ipotesi ritenuta più probabile è che le fiamme si siano originate dal tetto della palazzina, dove si trovava anche l’impianto fotovoltaico dell’edificio, formato da decine di pannelli solari.
Per avere delle conferme bisognerà comunque attendere l’esito dei primi sopralluoghi dei vigili del fuoco che, in prima battuta, si sono ovviamente concentrati sullo spegnimento del rogo e sulla messa in sicurezza dell’area. Se dopo gli accertamenti tecnici dei pompieri dovessero restare ancora dubbi sulle cause dell’incendio, allora il sostituto procuratore Venturi dovrebbe disporre una perizia.
Al momento non sembrano esserci comunque dubbi sulle cause accidentali del rogo che, probabilmente, potrebbe essere imputabile ad un corto circuito. L’indagine della Procura approfondirà anche il rispetto delle normative di sicurezza visto che, secondo la testimonianza di alcuni dipendenti, sono stati sollevati dubbi sul fatto che l’allarme antincendio sia scattato. La spiegazione potrebbe anche essere che se le fiamme, come sembra, sono partite all’esterno della palazzina, i sensori non abbiano rilevato la presenza di fumo nell’edificio.