La quinta di copertina

Due libri per… chi vorrebbe conoscere il ‘500 con gli occhi di Machiavelli e chi è alla ricerca di tranquillità e pace interiore

"La quinta di copertina" è la rubrica per gli appassionati di lettura, ogni venerdì due libri consigliati da "La Compagnia dei Lettori"

Quinta Copertina 12 ottobre

La Compagnia dei Lettori è un gruppo nato allo scopo di leggere e parlare di libri condividendo emozioni e riflessioni scaturite da una passione comune. Si riunisce ogni primo martedì del mese alla Feltrinelli di Savona.

Chi desidera partecipare agli incontri, può scrivere a lacompagniadeilettori@gmail.com. In questa rubrica, ogni venerdì, verranno consigliati due libri ad altrettante “categorie” di lettori.

CONSIGLIATO A CHI VORREBBE CONOSCERE IL ‘500 CON GLI OCCHI DI MACHIAVELLI

TITOLO: La mandragola

AUTORE: Niccolò Machiavelli. Considerato, come Leonardo da Vinci, un uomo universale, nonché figura controversa nella Firenze dei Medici, è noto come il fondatore della scienza politica moderna. Si ammalò e, abbandonato da tutti, morì solo.

EDITORE: Feltrinelli

ANNO: 1524

PAGINE: 235 pag

PREZZO: 9,00 Euro

CITAZIONE: “Le più caritative persone che sieno sono le donne, e le più fastidiose. Chi le caccia, fugge e fastidii e l’utile; chi le intrattiene, ha l’utile ed e fastidii insieme. Ed è ‘l vero che non è el mele sanza le mosche.”

TRAMA: La storia si svolge a Firenze nel 1504. Callimaco è innamorato di Lucrezia, moglie dello sciocco dottore in legge messer Nicia. Con l’aiuto del servo Siro e dell’astuto amico Ligurio, Callimaco, in veste di famoso medico, riesce a convincere messer Nicia che l’unico modo per avere figli sia di somministrare a sua moglie una pozione di mandragola (da qui il titolo della commedia), ma il primo che avrà rapporti con lei morirà. Ligurio trova presto una geniale soluzione: a morire sarà un semplice garzone, cosa che tranquillizza parzialmente Nicia, il quale resta comunque perplesso, visto che qualcuno dovrà giacere con sua moglie. Naturalmente Ligurio ha pensato all’amico Callimaco, che spasima per Lucrezia: infatti non vi sarà nessun garzone come vittima predestinata, bensì sarà lo stesso Callimaco a travestirsi da tale. In una famosa e molto divertente scena, il garzone-Callimaco viene colpito e portato a casa di Nicia, e poi infilato nel letto insieme a Lucrezia. Questa, che nel frattempo è stata convinta a consumare il rapporto adulterino da fra’ Timoteo, accetta, e nel momento in cui scopre la vera identità di Callimaco, acconsente alla fine a diventare sua amante. Dopo la notte degli inganni, riassunte le sembianze del medico, Callimaco ottiene dall’inconsapevole Nicia, contento della futura paternità, il permesso di abitare in casa sua e quindi di godere, non visto, delle grazie di Lucrezia.

OPINIONE: considerata il capolavoro del teatro del Cinquecento e un classico della drammaturgia italiana. Composta da un prologo e cinque atti, è una potente satira sulla corruttibilità della società italiana dell’epoca. Prende il titolo dal nome di una pianta, la mandragola, alla cui radice vengono attribuite caratteristiche afrodisiache e fecondative. La comicità di Machiavelli non è serena e distesa, ma cupa, amara, quasi sinistra. La commedia rappresenta un mondo senza luce, dove domina solo la legge dell’interesse economico, dell’astuzia e dell’inganno, e in cui ogni principio morale, ogni sentimento nobile e disinteressato appare assente.

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CONSIGLIATO A CHI È ALLA RICERCA DI TRANQUILLITÀ E PACE INTERIORE

TITOLO: Saggio sul luogo tranquillo

AUTORE: Peter Handke. Ha studiato giurisprudenza all’Università di Graz, ma senza laurearsi, perché si è dedicato presto alla letteratura in modo esclusivo, prima attraverso dei pezzi teatrali, poi con racconti, romanzi, saggi, poesie e diari, ai quali si può aggiungere anche qualche esperienza di sceneggiatore per il cinema. Si è fatto notare per lo spirito polemico nei confronti della generazione di scrittori.

EDITORE: Guanda

ANNO: 2014

PAGINE: 120 pag

PREZZO: 13,00 Euro

CITAZIONE: /

TRAMA: “Il luogo tranquillo”, intorno al quale Peter Handke intesse un’intricata e seducente trama di memorie, immagini, pensieri, divagazioni, in questo libro sospeso tra il racconto e il saggio, non è certo quello che il lettore si aspetta. Che si tratti di una cascina rurale nel Sud della Carinzia, di un collegio o di una stazione ferroviaria; che ci si trovi nei giardini di un tempio giapponese o in un parco pubblico in Portogallo, poco importa. “Il luogo tranquillo”, spogliato nel ricordo di tutte le implicazioni più prosaiche e terrene, diventa per l’autore, fin dall’adolescenza, una postazione privilegiata, un punto d’osservazione e d’ascolto di sé e del mondo circostante, dal quale temporaneamente lo separa, lo protegge, perché possa poi farvi ritorno più forte, invulnerabile, quasi. I sensi, in quello spazio ridotto, si fanno più acuti, e più nitida è la percezione della qualità e della materialità di luci e suoni. Lì capita di interrogarsi sulla propria identità e sul senso della propria presenza in un dato posto e momento, o di trovarsi all’improvviso di fronte a un sosia, al “doppio”.

OPINIONE: Qualche volta “il luogo tranquillo” è teatro di agnizioni, incontri imprevisti, e offre scorci inediti sui nostri simili, di oggi e di ieri. Sono veri e propri appunti sulla ricerca della solitudine. La scrittura, ironica, fluida e molto familiare di Handke e l’argomento del libro fa riflettere, fa rilassare e fa ricordare.
Quali possono essere le caratteristiche di un Luogo Tranquillo? Il silenzio innanzi tutto, ma non un silenzio assoluto, che poi sa di irreale, ma un silenzio dato da una certa lontananza dal rumore. Se quest’ultimo rimane percettibile, si apprezza di più la quiete, perché ci sentiamo protetti da questa, isolati, pur sapendo di non essere soli. La solitudine vera e propria non consente la concentrazione, inquieta piuttosto. Mentre una solitudine apparente, cercata, voluta, distaccata dal resto del mondo, consente l’estraniarsi, e nell’estraniarsi permette di cogliere i dettagli, i piccoli piaceri che covano nella tranquillità di certi luoghi. da ciò che si trova nel Luogo Tranquillo, lo rendono speciale, intimo, un rifugio per riflettere.

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