Cinema

Oggi e domani al NuovoFilmStudio di Savona: Don’t Worry (Don’t Worry, He Won’t Get Far on Foot)

Oggi e domani al NuovoFilmStudio di Savona: Don\'t Worry (Don\'t Worry, He Won\'t Get Far on Foot

NuovoFilmStudio/Officine Solimano/Piano terreno
Piazza Rebagliati, Savona
Circolo ARCI

Don’t Worry (Don’t Worry, He Won’t Get Far on Foot) di Gus Van Sant, con Joaquin Phoenix, Rooney Mara, Jonah Hill, Jack Black – USA 2018, 113’ 
 
dom 9 settembre (15.30 – 20.30)
lun 10 settembre (15.30)

John Callahan ha una grande bramosia di vivere, un talento per le battute colorite e un grosso problema di alcolismo. Una notte, con il compagno di bevute alla guida della sua auto, John subisce un grave incidente che lo costringe su una sedia a rotelle. Ma quando, seppur recalcitrante, entra in un gruppo di recupero per alcolisti, John scopre di avere un dono nel disegnare dissacranti vignette umoristiche che lo porteranno incredibilmente al successo… 
 
È un personaggio affascinante e problematico quello che racconta Gus Van Sant (“Milk”, “Elephant”, “Will Hunting”, “My own private Idaho”, “Drugstory cowboy”) in “Don’t worry”, un toccante spaccato della vita dell’artista americano John Callahan, che si muove con intelligente sicurezza tra il dramma e la commedia, e si avvale delle intense, ottime performance del suo cast di interpreti: Rooney Mara, Jonah Hill, Jack Black, guidati da un emozionante Joaquin Phoenix. Ricamato tra le maglie di una sceneggiatura misurata e ben costruita, c’è tutto l’irresistibile umorismo nero di Callahan, che emerge nel suo approccio alla vita, nei dialoghi e nelle vignette che tracciava con entrambe le mani, con tratto zoppicante eppure così sicuro. Vignette che Van Sant non rinuncia a mostrare per accompagnare la crescente consapevolezza di quell’arte del suo Callahan, come pietre miliari del suo cammino verso la salvezza. È il problematico rapporto di dipendenza dall’alcol che funge da binario per il percorso di redenzione di Callahan, dalla dipendenza che lo porta al momento più basso e difficile della propria vita alla lotta con se stesso per superare la sofferenza che l’abuso cercava di mascherare. Un vissuto che Phoenix è abile a incarnare in tutte le sue sfumature, mettendo in scena un personaggio problematico per i suoi eccessi e affascinante per l’approccio alla realtà. Una figura che trova il suo sorprendente contraltare in un altrettanto fantastico Jonah Hill, magnetico nei panni di Donnie, in versione hippie e con biondi capelli lunghi. “Don’t worry” si muove con passione, dolcezza e generosità attorno al suo protagonista, accompagnato dalle note jazz di Danny Elfman, lasciando il pubblico con la voglia di approfondire la figura e l’opera dell’artista che racconta. 

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