Per un pensiero altro

Il toupet del Kairos

Per un Pensiero "Altro" è la rubrica filosofica di IVG: ogni mercoledì, partendo da frasi e citazioni, tracce per "itinerari alternativi"

Per un Pensiero Altro

Perchè non provare a consentirsi un “altro” punto di vista?
Senza nessuna pretesa di sistematicità, ma con la massima onestà intellettuale, il curatore, che da sempre ricerca la libertà di pensiero, ogni settimana propone al lettore, partendo da frasi di autori e filosofi, “tracce per itinerari alternativi”. Per quanto sia possibile a chiunque, in quanto figlio del proprio pensiero.

“Hai mai desiderato una seconda opportunità di incontrare qualcuno per la prima volta?” è il provocatorio interrogativo propostoci dall’amico Charles Bukowski. Ma facciamo un passo indietro e torniamo a trovare quei grandi fondatori tragici del pensiero occidentale che sono stati gli antichi Greci.

Una geniale capacità di quei giganti era, tra le numerose altre, quella di riuscire a concepire la possibilità e l’opportunità di fenomenizzare un’idea; e lo facevano in modo così geniale e raffinato da divenire maestri insuperati anche in questo. Un esempio che, spero, renda meno oscure le righe precedenti, è la statua del Kairos, la divinità del tempo opportuno o, per dirla in maniera più attuale, la rappresentazione plastica dell’occasione. Ognuno di noi ha ben chiaro in mente cosa si intenda per occasione ma, altrettanto lucidamente, ognuno ben si rende conto che le occasioni possono essere le più diverse e, quindi, risulta piuttosto complesso raffigurarne le sembianze specie se attraverso la scultura.

Ebbene, i Greci hanno genialmente rappresentato l’occasione nella scultura del Kairos, una statua bronzea realizzata da Lisippo, un giovane nudo che corre con un ciuffo di capelli davanti al viso e nessuno sulla nuca rasata. Accade così che, mentre l’occasione ti viene incontro, tra l’altro correndo veloce, ne vedi solo parte del volto occultato dal gran ciuffo di capelli. Fatichi a deciderti perchè non puoi avere alcuna certezza che sia la tua occasione, così semi nascosta , ma se perdi l’attimo ecco che, mentre continui ad interrogarti sulla sua natura e su come comportarti, questa ti supera lasciandoti l’angoscia della colpevole inazione, oltretutto se, una volta superato dal Kairos, tu decidessi di provare ad afferrarlo, non lo potresti più fare a causa della rasatura posteriore del capo.

Direi che il messaggio è inequivocabile, ma mi piace ricordare un grande nostro corregionale, Eugenio Montale che, come tutte le persone di grande intelligenza, era dotato di un caustico e sottile senso dell’ironia e, a proposito del Kairos, affermava: se una volta superati ci si rendesse conto, come troppo spesso accade, di aver perso un’occasione, nonostante la rasatura della nuca sarebbe utile cercare di afferrarlo per i capelli, magari quelli più in vetta al cranio ma, assicura il poeta, se anche l’operazione dovesse riuscirci ci ritroveremmo spiazzati scoprendo solo in quel momento che il Kairos porta un toupet.

Ma il problema è forse più complesso, infatti, se anche avessimo il coraggio di collocarci davanti al capelluto corridore fino ad arrestarne la corsa e, sempre più impavidi, arrivassimo a sollevare l’enorme ciuffo che ne nasconde il viso, siamo sicuri che, una volta reso accessibile per intero il volto misterioso saremmo in grado di riconoscerlo come la nostra occasione, come potremmo mai avere la certezza che sia proprio lei? Dovremmo sperimentarlo nel tempo e solo allora potremmo dichiarare: ecco la mia occasione. Questo sta a significare che le occasioni divengono tali solo dopo averle colte? Ma allora: che fare? È bene coglierle sempre e comunque, sollevare a chiunque il ciuffo davanti al viso col rischio di ricevere un rimbrotto o peggio? Che figura! Che imbarazzo!

Forse l’amico Bukowski si riferisce a quanto spesso il primo impatto con qualcuno, condizionato dai nostri pregiudizi, determira irreversibilmente il prosieguo del rapporto, ecco perchè sarebbe utile avere una seconda prima occasione, oppure ancor più saggio non sarebbe forse avere un approccio così fiducioso negli altri ed in noi stessi da non dover mai pentirsi tanto da desiderare una ulteriore possibilità: l’occasione vera siamo noi, il nostro coraggio di concederci, noi che abbiamo l’ardire di urlare un si alla vita.

Per un Pensiero Altro è la rubrica filosofica di IVG, a cura di Ferruccio Masci, in uscita ogni mercoledì: clicca qui per leggere tutti gli articoli

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