Passione

Fiat Club 500: successo del convegno dedicato a motorismo e giovani

Tanti temi affrontati nel corso della giornata al Museo di Garlenda

Garlenda. Nell’ambito della prima “Giornata Nazionale del Veicolo d’Epoca” promossa dall’AutomotoClub Storico Italiano il Fiat 500 Club Italia ha tenuto domenica 23 settembre un convegno presso il Museo “Dante Giacosa” di Garlenda, sul tema “La 500 come primo passo dei giovani verso il motorismo storico”.

Partendo dai dati e dalle esperienze dei propri iscritti, il sodalizio dedicato alla storica bicilindrica ha sottolineato come l’utilitaria prodotta dal 1957 al 1977 sia il mezzo privilegiato grazie al quale i giovani si affacciano al mondo dei veicoli d’epoca. Il 25% dei 21.000 associati, infatti, è nato dopo l’uscita di produzione della 500.

Il vice caporedattore di Ruoteclassiche, Gaetano Derosa, attingendo anche alla propria esperienza di cinquecentista con simpatici aneddoti, ha ricordato il successo e la riconoscibilità a livello mondiale di questa autentica icona, la sua trasversalità socio-politico-economica, la nostalgia che suscita in chi l’ha posseduta ed il fascino che esercita sui più piccoli (“più facile che un bambino noti una 500 che una Ferrari!”). Inoltre, date le caratteristiche tecniche del mezzo, la sua semplicità di gestione è l’ideale per chi voglia mettere le mani nel suo motore e voglia provare la soddisfazione di cimentarsi in un restauro fai-da-te.

Sull’attualità del mezzo e sulla sua ancora massiccia diffusione, dovuta anche all’impegno trentennale del Fiat 500 Club Italia, si è soffermato anche Vincenzo Borgomeo, responsabile della sezione motori di Repubblica.it, intervenuto via Skype da Roma. Il prezzo contenuto e l’economicità di gestione, in particolare se paragonata ad altre vetture di interesse storico, la rende accessibile alle tasche di molti specie se si ha voglia di investire in tempo e lavoro per riportarlo agli antichi splendori.

Traendo spunto dalle numerose storie che giungono alla redazione di “4PiccoleRuote” (la rivista del Fiat 500 Club Italia), la direttrice Stefania Ponzone ha evidenziato gli elementi comuni del percorso compiuto dai giovani che si appassionano alla 500 – spessissimo perché è stata o è ancora presente in famiglia e legata ai ricordi più cari dell’infanzia – e si trovano a dover imparare come prendersene cura al meglio per mantenerla nel tempo, spesso in previsione dell’ottenimento delle certificazioni ASI che attestano il valore storico del mezzo.

Francesca Caneri, responsabile dell’ufficio stampa, è intervenuta invece sull’importanza dei social network come luogo virtuale nel quale i giovani vivono quotidianamente la loro passione per l’automobilismo storico. La presenza ultra decennale del Club nel web, già agli inizi del 2.000 con la fondazione di www.500clubitalia.it sotto la presidenza di Marco Maglietti, e proseguita poi col il frequentatissimo Forum ed i profili sulle principali piattaforme social – contribuisce a fare dell’associazione il riferimento numero uno al mondo per chi cerca, anche partendo da zero, informazioni sulla storica utilitaria.

“Il vero cuore del convegno”, sottolinea il presidente fondatore Domenico Romano “sono stati gli interventi dei giovani e talvolta giovanissimi soci, che hanno emozionato il pubblico con i loro racconti, pieni di entusiasmo genuino e di voglia di fare; fiduciari come Alessandro Vinotti da Albenga e Sabrina Antola da Camogli, figli di fiduciari come Andrea Pititto da Imperia e Luca Achilli da Piacenza, la coppia di giovani sposi Cesare Sasso e Liliana Oliosi da Milano, i garlendesi Francesco Cardone e Marco Pastorelli (che fin da bambini hanno dato il loro contributo come volontari al Meeting Internazionale che si svolge da 35 anni) e Alessandro Pisano da Alassio hanno portato una carica di energia che fa ben sperare per il futuro della 500 e del motorismo storico in generale. Il pubblico ha apprezzato molto anche i contributi del fiduciario dei Nebrodi (ME) Antonio Mirenda e della socia Lucrezia Merlino, che dalla Sicilia hanno voluto far sentire la loro presenza inviando un commento emozionante sulla loro esperienza legata alla 500. Non dimentichiamo che per molti ragazzi” continua Domenico Romano “la 500 è frutto di un approccio assolutamente emotivo, e spesso diventa la prima di una serie di altri veicoli d’epoca a testimonianza di una passione che si fa via via più matura e consapevole.”.

Molto applaudito l’intervento di Roberto Sasso Del Verme, presentato dal direttore del Meeting Internazionale Alessandro Scarpa, che ha ricordare il suo approccio alla 500 e al motorismo storico. Lo stesso Roberto Sasso Del Verme nella vesta di sindaco di Laigueglia ed il vicesindaco di Garlenda Alessandro Navone hanno ricordato il contributo delle manifestazioni legate alle 500 per la valorizzazione del territorio.

Emozionante anche l’intervento della past president del Comitato Unicef di Imperia Colomba Tirari, colei che ha seguito tutto il percorso del Fiat 500 Club Italia per diventare testimonial della prestigiosa organizzazione a tutela dell’infanzia, che ha ricordato la grande disponibilità dei soci nei confronti del sociale.

A chiusura del convegno è intervenuto Ugo Elio Giacobbe, conservatore del Museo Multimediale della 500 “Dante Giacosa”, che si è soffermato sui giovani che vengono a visitare la struttura e che, se non già soci o comunque appassionati, spesso escono desiderosi di entrare a far parte di questo mondo, nel quale si respira un clima di accoglienza, di inclusione e di collaborazione che fa sentire tutti parte di una grande famiglia.

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