Rito per direttissima

Fermati con mezzo chilo di cocaina in auto a Borghetto: in aula si accusano a vicenda

L'albanese, che era il proprietario della vettura, si è giustificato spiegando di aver dato un passaggio ai marocchini che però hanno dato la stessa spiegazione

tribunale Savona

Borghetto Santo Spirito. Uno ha sostenuto di aver soltanto dato un passaggio, gli altri di averlo ricevuto, ma, ovviamente, nessuno si è assunto la responsabilità del possesso del mezzo chilo di cocaina che i carabinieri della stazione di Borghetto Santo Spirito ieri sera hanno trovato nel vano della ruota di scorta dell’auto sulla quale viaggiavano. Questa mattina Muca Sokol, albanese incensurato di 34 anni, Abdelali Chbani, di 36, e Rachid Bouzayane, di 44, entrambi marocchini, sono stati processati per direttissima e, di fatto, si sono accusati a vicenda.

In particolare Sokol, che era assistito dall’avvocato Antonio Falchero, si è giustificato spiegando al giudice di aver dato un passaggio ai due marocchini (dopo averli visti davanti ad un bar nella zona di corso Europa) e poi di essere sceso dalla sua auto per fare pipì. In quel frangente – questa la sua ipotesi – gli altri due gli avrebbero nascosto la cocaina nel bagagliaio e i contanti (quasi 3 mila euro) sotto i tappettini della vettura. Versione opposta a quella raccontanta di Chbani e Bouzayane (avvocato Domenico Chirò in sostituzione del collega Gian Maria Gandolfo) che, al contrario, in aula hanno detto di aver accettato un passaggio dall’albanese, ma senza sapere che sull’auto ci fosse la polvere bianca.

Dopo averli ascoltati (e dopo essersi ritirato per più di un’ora), il giudice ha deciso di convalidare l’arresto per tutti e tre gli imputati, ma ha disposto la custodia cautelare in carcere soltanto per l’albanese, mentre i marocchini sono tornati in libertà senza nessuna misura. Evidentemente la versione del conducente della vettura non è stata ritenuta verosimile e, di conseguenza, per lui è arrivato il provvedimento cautelare più severo.

Alla fine, vista la richiesta di termini a difesa dei loro legali, il processo è stato rinviato al prossimo 4 ottobre.

Le manette per i tre erano scattate nella serata di ieri in corso Europa a Borghetto. I militari della stazione cittadina avevano fermato l’auto sulla quale viaggiavano per un controllo e, dopo un’attenta perquisizione, avevano trovato droga e contanti. A quel punto i tre erano stati arrestati.

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