Precisazione

Aumento costi acque irrigue, Canfagricoltura Savona: “Siamo contrari: diffidiamo chiunque a dire il contrario”

“Si passerà da 0,17 euro a metro cubo a 0,35. Superati i 6mila metri cubi, l’eccedenza sarà pagata 0,53 a metro cubo”

piante aromatiche albenga

Savona. “In questi ultimi due giorni la piana di Albenga è percorsa da voci talmente false e denigratorie che Confagricoltura Savona ha deciso di tutelarsi denunciando chiunque intenda proseguire su questa strada”. Parola del presidente di  Confagricoltura Savona, Luca De Michelis in merito al paventato aumento dei costi delle acque irrigue.

“Sono sconcertato dalle voci che asseriscono che la mia associazione era, non solo a conoscenza dell’aumento dei costi delle acque per uso irriguo, ma anche favorevole a detti aumenti ed era addirittura firmataria del documento che li approvava, – ha tuonato De Michelis. – Ho appreso solo qualche giorno fa della delibera della Provincia di Savona che approva gli aumenti e di sicuro non sono affatto favorevole agli aumenti approvati. Dunque diffido e sono pronto a denunciare chiunque affermi il contrario”.

“Lo scorso 28 giugno la Provincia di Savona, con 9 voti favorevoli su altrettanti presenti, senza rendere edotti le associazioni agricole, ha approvato la nuova articolazione tariffaria provocando così l’aumento dei costi delle acque irrigue a decorrere dal primo gennaio 2018, quindi retroattivamente”.

“L’aumento avvenuto è considerevole perché si passa da euro 0,17470 a metro cubo ad euro 0,35681. E se superati i 6mila metri cubi, l’eccedenza viene pagata addirittura 0,53521 al metro cubo. Pertanto i costi verrebbero raddoppiati ed addirittura triplicati senza nemmeno aver avuto l a possibilità di considerarli nei prezzi dei prodotti agricoli in maniera preventiva visto la retroattività”.

“Le aziende agricole che si trovano ad affrontare l’aumento dei costi di produzione, ultimamente aggravati dai costi di trasporti legati al tragico evento del crollo del ponte Morandi, non possono sopportare un ulteriore aggravio di spese per un bene fondamentale per le produzioni agricole”.

“Gli imprenditori agricoli sono i primi ad essere attenti al consumo idrico perché quasi tutti hanno dotato le proprie aziende di impianti di irrigazione già predisposti per il controllo delle risorse idriche, riconosciuti anche dalla Comunità Europea. Le aziende agricole non hanno bisogno d i tariffe penalizzanti perché sono già adesso poco competitive con il resto dei mercati europei”.

“Bisogna invece pensare a cercare altre forme di controllo e risparmio della risorsa ‘oro azzurro’ quali ad esempio la costruzione di bacini di contenimento delle acque piovane ed il recupero delle acque di depurazione. Di contro per le aziende di gestione delle risorse idriche si potrebbe studiare una forma di incentivi di riduzione dei costi elettrici che è la voce più alta tra le passività dei loro bilanci”.

“Siamo ormai prossimi alla campagna elettorale, non voglio pensare che l’argomento venga strumentalizzato a tali fini. Confagricoltura Savona è apartitica e tutela le aziende agricole e non si presterà mai a siffatti giochi politici”, ha concluso il presidente.

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