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Agenzie di viaggio abusive, la proposta di Assoviaggi: “Estendere la norma ligure a tutta Italia”

Nella nostra regione sono stati ristretti i margini per le iniziative delle associazioni senza scopo di lucro

agenzie viaggio

Liguria. Per combattere l’abusivismo Assoviaggi Confesercenti, assieme anche a Fiavet Confcommercio, ha inviato al ministro Gian Marco Centinaio una lettera chiedendo un incontro per discutere delle questioni più urgenti e avviare un tavolo assieme anche alle Regioni e alle associazioni di categoria in modo da far recepire a livello regionale le nuove norme europee.

“La Liguria è fortunata – spiega Emilio Cordeglio, presidente regionale di Assoviaggi – in occasione del rinnovo della legge sulle agenzie di viaggio avevamo già allora condiviso un testo in cui avevamo ristretto i margini per le iniziative che potevano fare le associazioni senza scopo di lucro. Era stato vincolato il ruolo di direttore tecnico nelle agenzie ed erano stati presi provvedimenti di verifica verso tutte le iniziative che erano in carenza di autorizzazione o non avevano i caratteri della legalità. In questo modo abbiamo riportato un po’ di norma in mezzo all’abusivismo più bieco”.

In Liguria tutte le agenzie di viaggio possiedono un fondo di garanzia, senza il quale non potrebbero operare. Questa regola ha già messo un freno alla continua chiusura e riapertura di agenzie. “La stagione 2018 si chiuderà senza dispiaceri – prosegue Cordeglio – e chi ha fatto il suo lavoro lo porterà a casa mantenendo anche i posti di lavoro. Contribuiremo perché la norma che abbiamo sviluppato con il consiglio regionale precedente possa essere generalizzata a tutto il paese”.

In questo momento il comparto vede un insieme di norme complesse che si sovrappongono. L’obiettivo di Assoviaggi è snellire le norme e renderle nazionali. “Poche regole ma chiare per tutti – afferma Matteo Rezzoagli, coordinatore regionale di Assoturismo Confesercenti – Oggi non abbiamo un quadro preciso, questo perché da una regione all’altra le norme cambiano e c’è molta confusione. E dove c’è confusione si annida l’abusivismo. L’obiettivo è un’unica normativa chiara che possa essere operativa, e di conseguenza sviluppare i controlli”.

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