L'intervento

Vandalismo alla Madonna della Guardia, il sindaco di Calice: “Inciviltà e maleducazione, noi facciamo il possibile…” fotogallery

Il primo cittadino Alessandro Comi: "I volontari fanno un grande lavoro, ci sono telecamere, ma serve l'educazione di tutti"

Sporcizia e degrado alla "Madonna della Guardia"

Calice Ligure. Sull’episodio di inciviltà, sporcizia e degrado segnalato da una famiglia di turisti alla Madonna della Guardia, interviene direttamente il sindaco di Calice Ligure Alessandro Comi.

“Il Santuario di Nostra Signora della Guardia a Calice Ligure, come pure gli spazi intorno ad esso, ha da sempre un posto importante nel cuore di molti calicesi. Da generazioni questo luogo ha un significato che va oltre quello religioso, peraltro anch’esso molto sentito dalla cittadinanza” ricorda il sindaco calicese.

“Da anni questo luogo è custodito, curato e pulito da un gruppo di volontari che con rispetto e passione cercano di mantenerlo in condizioni decorose ed accoglienti per tutti coloro che desiderano passare alcune ore negli spazi che lo circondano, immersi nella natura, da soli o in compagnia, per cercare silenzio od un po’ di frescura nei mesi estivi oppure per passare la serata ed a volte la notte in tenda dopo avere magari organizzato un barbecue nelle strutture a disposizione”.

“L’utilizzo degli spazi e delle strutture è ovviamente gratuito, i volontari invitano  chiunque richieda di utilizzarli a fare due cose molto semplici… Rispettare quel luogo e raccogliere i rifiuti che dovessero produrre, oltre che ovviamente a seguire le più basilari norme di comportamento civile che tutti dovrebbero conoscere”.

E il sindaco Comi aggiunge: “Purtroppo non tutte le persone dimostrano di avere questa basilare conoscenza, l’educazione pare non essere una dote molto comune in questi tempi” aggiunge ancora il primo cittadino calicese, in riferimento a quanto segnalato dalla famiglia di turisti”.

“La posizione del Santuario poi, defilata e discreta rispetto alle strade più frequentate ed alle abitazioni, lo rende esposto ad atti vandalici nonostante la sorveglianza che gli stessi volontari si incaricano di attuare ogni volta gli sia possibile”.

“Sono rimasto dispiaciuto che la famiglia di turisti da voi nominata abbia avuto un’impressione negativa di questo luogo a noi caro, ma mi preme precisare che l’immagine di un luogo dimenticato od abbandonato a sé stesso che scaturisce da quanto da voi scritto non corrisponde al vero. Sarò lieto se sarà possibile di mettere in contatto quelle persone con chi si cura del Santuario affinché si possano rendere conto del lavoro e del tempo che essi hanno dedicato e continuano a dedicare a questo luogo”.

“Ciò che è vero è che purtroppo ormai da tempo sia in atto un imbarbarimento dei comportamenti di molte persone, conseguenza di ragionamenti egoisti ed incivili che fanno pensare a molti che in fondo la pulizia e la cura sia competenza di altri e che alcuni piccoli gesti di rispetto siano tutto sommato inutili. Non gettare un mozzicone di sigaretta, evitare di abbandonare un sacchetto di rifiuti, raccogliere un escremento del proprio incolpevole animale, evitare di incidere il proprio nome su di un albero sono azioni che dovrebbero essere universalmente note e condivise”.

“Al contrario siamo obbligati ad affiggere avvisi di ogni tipo, ricordare divieti dimenticati, sistemare telecamere per riprendere o scoraggiare eventuali vigliacchi atti vandalici. È una lotta impari per le nostre poche risorse, sia umane che economiche, ma che non ci stancheremo di continuare, con l’aiuto costante degli amici del Santuario” conclude il sindaco Comi.

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