Dolore

Tragedia A10, oltre mille persone per l’ultimo saluto a Giorgio Donaggio: “La tua anima veglierà su di noi” fotogallery

In tanti si sono stretti alla famiglia del 56enne morto tragicamente nel crollo del ponte Morandi: i ricordi dei suoi amici del trial

Toirano. Oltre un migliaio di persone hanno preso parte oggi a Toirano ai funerali di Giorgio Donaggio, il 56enne savonese che martedì si trovava a transitare sul viadotto Morandi al momento del drammatico crollo. In tanti si sono stretti al dolore della famiglia, di parenti e amici: davanti alla chiesa parrocchiale toiranese tante moto per ricordare Giorgio, ex campione di trial, con il commosso ricordo del Motor Club di Albenga.

Alla cerimonia funebre hanno preso parte autorità e rappresentanti delle istituzioni locali, in un clima di grande commozione: oltre al prefetto di Savona, Antonio Cananà, presenti il consigliere regionale Luigi De Vincenzi, sindaci e amministratori del territorio. Molte le persone rimaste fuori dalla chiesa, tutti raccolti nel dolore e nel silenzio per la tragica perdita di Giorgio.

Nella sua omelia il parroco Don Fabrizio ha ringraziato la moglie e i figli e i parenti per la scelta dei funerali a Toirano, suo paese e sua comunità. “Dallo Stato non vogliamo funerali, ma che tuteli i cittadini nelle loro necessità primarie. Su quel ponte siamo passati tutti e la tutela deve essere per tutti, rappresentanti e rappresentati. Cittadini e autorità” ha detto.

E ancora: “Gesù guardi il nostro dolore e ci abbracci nel nostro dolore. Anche nel Vangelo si narra episodio simile, il crollo di una torre in cui morirono 20 persone. E Pilato fece uccidere dei giudei. Qualcuno chiese il perché a Gesù ed egli disse: “Se non vi convertite perirete tutti”…, citando il passo dal Vangelo di Luca sulla Crocefissione di Gesù.

“La Chiesa come madre accoglie tutti noi come figlioli prodighi. Non dobbiamo avere paura di Dio. Non dobbiamo temerlo come un padrone pronto a castigarci, ma se leggiamo il Vangelo leggeremo che il padre ogni sera aspettava il ritorno del figliol prodigo. Finché non lo vide tornare. Non fece l’arrabbiato e lo sdegnato. Invece gli corse incontro, gli buttò le braccia al collo e lo abbracciò…”.

“Per Giorgio abbiamo vissuto una amore palpabile da parte di tutti, e specialmente dei giovani che al rosario si sono abbracciati tra di loro. Ed è palpabile e visibile anche il dolore nei cuori e negli occhi. In quel momento ho pensato a quanto amore c’era sul Golgota alla morte di Gesù…”.

“Se avete amato Giorgio allora amate anche la sua anima: noi non stiamo assistendo alla fine di un uomo. Quando lo consegneremo alla casa del riposo, quello non sarà l’ultimo evento della vita di Giorgio. E oggi preghiamo perché Giorgio sia in Paradiso” ha aggiunto ancora il parroco.

“La vostra presenza testimonia quanti gli hanno voluto bene, Giorgio non ha pensato solo alla sua famiglia che pure è cosa grande ma ha amato tante persone e tante altre famiglie. Così si è presentato al cospetto di Dio alla vigilia della Assunzione di Maria…” ha concluso don Fabrizio.

funerali donaggio

Al termine dell’omelia è stata letta una lettera del vescovo Guglielmo Borghetti: “Sono vicino alla famiglia. Solo Dio consola e guarisce dal dolore. La luce della Resurrezione solamente consola. La vita non muore in questo momento. Abbraccio i famigliari e invoco su tutto la benedizione del Signore. Accompagniamo Giorgio affinché viva la pace eterna. Insieme a lui le tante altre persone che con lui sono morte sul ponte”.

Il ricordo degli amici del trial: “Abbiamo pensato alle tante avventure insieme. Amava e aveva l’infinita passione per il trial. Ha vinto numerose gare. Parlava della sua passione e delle idee per promuovere il trial. Era fantastico. Ho condiviso con lui tanti giri in moto. Quando non mi vedeva tornava indietro e mi incitava a superare i passaggi più difficili. Affrontava le gare lottando come un leone. Un dannato ponte ce lo ha portato via. Ha delegato alla verifica delle zone a qualcun altro che evidentemente non era coscienzioso come lui quando studiava una gara. Vi siete fidati di qualcuno che non lo meritava. Porteremo avanti il tuo spirito certi chr da lassù ci guarderai”.

Ecco il pensiero di altri amici del trial: “Questo è un microfono difficile. Mai avrei pensato di dire qualcosa del genere. A nome della famiglia grazie a tutti per essere qui. Giorgio era più di un amico. Quando la moglie mi ha detto che non avrei più potuto prendere in giro non ci volevo credere. A volte diceva di non riuscire ad essere competitivo o a consegnare in tempo il lavoro ai clienti. Era sempre in ritardo. Purtroppo l’unica volta che doveva essere in ritardo è stato puntualissimo
Rimane il vuoto di una persona che solo con la presenza riempiva il paddock. Giorgio da quel ponte è caduto. Ma è rimbalzato e andato in cielo. Da lassù ci guarderà e sussurrerà cosa dobbiamo fare…”.

E intanto la famiglia di Giorgio ha intenzione di fare una donazione alla Croce Rossa di Toirano: “Sono loro i veri eroi da applaudire. Hanno lavorato giorno e notte per salvare vite…”. E per il 28 agosto si sta organizzando una gara di trial a Varazze proprio per promuovere una raccolta fondi.

La salma di Giorgio Donaggio, al termine della cerimonia funebre, sarà tumulata presso il cimitero di Toirano. Un lungo applauso ha salutato la bara all’uscita della chiesta parrocchiale di Toirano, accompagnata da una “sgasata” delle numerose moto trial presenti.

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