Azioni concrete

Sicurezza ad Albenga, Cangiano: “Appena riceverò la raccolta firme da San Fedele contatterò il prefetto”

Il primo cittadino richiederà “un maggior numero di uomini per le forze dell’ordine, maggiori controlli e certezza delle espulsioni”

Raid di spaccate in viale Martiri ad Albenga
Foto d'archivio

Albenga. “Albenga ha fatto passi da gigante, riconosciuti anche da cittadini e ospiti, in materia di turismo, come dimostrato anche dall’affluenza turistica nella nostra città durante la stagione estiva 2018. Ma, di contro, ad Albenga avvengono anche scene poco edificanti: dai bivacchi abusivi ai furti e agli episodi di microcriminalità. Lo sappiamo bene e vogliamo migliorare la sicurezza e la percezione dei cittadini ad essa legata”.

Parola del sindaco di Albenga Giorgio Cangiano che, dopo aver annunciato nei giorni scorsi la sua massima vicinanza ai cittadini di San Fedele e Lusignano, promotori di una raccolta firme sul tema sicurezza da inviare direttamente al prefetto, è pronto a passare nuovamente ai fatti.

“Appena avrò ricevuto una copia dell’avvenuta raccolta firme, sarà mia premura chiamare il prefetto di Savona, che si è sempre dimostrato persona disponibile, volenterosa e aperta al dialogo per trovare nuovi soluzioni, anche perché si tratta di un problema che non coinvolge solo le frazioni bensì l’intera città – ha spiegato il primo cittadino ingauno. – Con il ‘boom turistico’ dell’estate, le forze dell’ordine si sono ritrovate a dover compiere grandi sforzi, sempre con grande professionalità, e di questo sono sinceramente soddisfatto e grato”.

“Stiamo facendo passi avanti, è vero, ma c’è bisogno di atti concreti che possano fornire maggior efficacia al lavoro delle forze dell’ordine. Penso ad esempio alle espulsioni: il nuovo Governo, nel momento dell’insediamento, si è presentato come ‘Governo del Cambiamento’, ha fatto tante promesse ma, al di là di bloccare alcune navi in mare, non ha fatto altro in tema di sicurezza”.

“Per questo motivo quando contatterò il prefetto chiederò le certezza delle espulsioni, almeno di quelle che gravano sugli irregolari che hanno compiuto reati maggiormente gravi. Oggi, quando viene ‘pizzicato’ un irregolare, la polizia municipale lo accompagna in questura, viene identificato e gli viene dato un foglio di via, ma l’indomani è di nuovo sul territorio”.

“La certezza di alcune espulsioni, oltre a togliere dalla circolazione i soggetti maggiormente pericolosi, potrebbe essere di monito anche per gli altri, spingendoli a non commettere reati per paura delle conseguenze”.

“Ma non solo. Al prefetto chiederò anche, nei limiti delle sue possibilità, un implemento nel numero degli organici delle forze dell’ordine e una frequenza ancora maggiore nei controlli sul territorio”, ha concluso il primo cittadino albenganese.

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