Esclusi

Regione, Pastorino (RaS): “Approvato un ordine del giorno per tutelare seimila esodati”

"Otto anni senza retribuzione e senza pensione: ormai è piaga sociale. La Legge Fornero ha prodotto soltanto miseria e disperazione"

consiglio regionale

Regione. Si è svolto questa mattina l’incontro tra i capigruppo del consiglio regionale ed il comitato esodati per la nona salvaguardia. Al termine del vertice, promosso da Rete a Sinistra/LiberaMente Liguria, il consiglio regionale approva all’unanimità un ordine del giorno per la tutela dei seimila liguri esclusi dalle precedenti salvaguardie per “vizio di data” e che non rientrano nell’Ape non avendo ancora raggiunto i 63 anni.

“La giunta dovrà attivarsi col governo perché siano intraprese iniziative urgenti. Si stima, infatti, che queste persone dovrebbero attendere ancora 4 anni per accedere alla pensione, il che è del tutto inaccettabile: lo era prima, lo è, ancor di più, adesso – dichiara il capogruppo Gianni Pastorino, estensore del documento – Necessario un provvedimento ad hoc, intervenendo anche sul meccanismo pregiudizievole degli incrementi anagrafici determinati dall’aspettativa di vita, che nel 2019 saranno estesi di 5 mesi. Tradotto: pensione sempre più lontana”.

Ci chiediamo quanto dovremo attendere ancora per vedere completamente sanati i disastri della Fornero, un abominio che ha prodotto soltanto miseria, gettando nella disperazione migliaia di lavoratori e producendo una spaventosa perdita di reddito per le loro famiglie – commenta Pastorino – Scioccante, stamattina, la testimonianza di uno degli intervenuti: da 8 anni non percepisce nulla, e oggi presenta un Isee di 32 euro. Chiunque può comprendere il disagio sociale e psicologico patito da queste persone, che oltre a tutto il resto non possono che sentirsi vittime di un’angosciante iniquità normativa”.

“Ancor più angosciante, come risulta dai report riepilogativi dell’Inps, ad oggi le manovre di salvaguardia hanno interessato un numero di soggetti inferiore a quello previsto. Anche l’ottava salvaguardia, inserita nella legge di bilancio 2017, pur avendo una copertura finanziaria per 30.700 beneficiari ha tutelato soltanto 14.000 posizioni. Meno della metà. Lo Stato ha dimostrato un’inerzia dolosa e colpevole. A maggior ragione, resta il monito: quanto dovremo ancora aspettare per vedere sanata la devastazione della legge Fornero? Ci auguriamo che l’ordine del giorno approvato quest’oggi possa costituire un passaggio decisivo”.

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