Epilogo

Porto di Borghetto, è crisi: presentata istanza di fallimento. Il sindaco Canepa: “Sarà garantita continuità”

Nominato il curatore fallimentare, obiettivo è garantire un futuro gestionale all'approdo e al suo indotto

Borghetto Santo Spirito. La notizia circolata dalle prime ore del mattino è stata confermata dallo stesso primo cittadino di Borghetto Santo Spirito Giancarlo Canepa: la società Poseidon srl, che gestisce il porticciolo turistico, ha presentato istanza di fallimento al Tribunale di Savona ed è già stato nominato un curatore fallimentare, lo studio Botta.

Quella dell’approdo turistico borghettino, operativo dal 2015, è una storia lunga e in parte travagliata, caratterizzata anche da un contenzioso aperto con il Comune a seguito di alcune spese e oneri di urbanizzazione versati dalla società. L’inizio delle attività, con tutti i servizi connessi, è andata avanti per circa tre anni, fino all’epilogo di questi giorni: la mancanza di presenze adeguate, specie nei mesi invernali, hanno determinato la crisi, costringendo la società a presentare l’istanza di fallimento.

Proprio la difficoltà ad avere “alloggiati” tutto l’anno diportisti medio-piccoli non ha consentito al porto di Borghetto di decollare, come era nelle attese e nelle previsioni. Ed ecco così arrivare la procedura fallimentare.

“Ho già preso contatti con il curatore fallimentare e posso rassicurare i nostri diportisti così come le attività commerciali intorno al porto: l’attività proseguirà normalmente per tutta l’estate” ha detto il sindaco Canepa.

“Ora si tratta di fare ordine a livello di conti e progetto economico, con l’obiettivo di trovare un nuovo soggetto per la gestione. Per il porto non c’è nessun rischio” ha rassicurato ancora il primo cittadino.

“Come amministrazione comunale stiamo seguendo in prima persona l’intera vicenda, garantendo massima collaborazione al curatore: l’obiettivo comune è dare un futuro all’approdo turistico e a tutto l’indotto del porticciolo” ha aggiunto Canepa.

Quanto alla vicenda del contenzioso, con due richieste della società Poseidon per 30 mila euro anticipati e necessari per l’esproprio di un’area ferroviaria (restituiti dal Comune ma bloccati dall’Agenzia delle Entrate) e altri 160 mila euro per oneri di urbanizzazione: “La prima richiesta era stata giustamente accontentata, per la seconda non è stato possibile in quanto, dopo pareri legali, è emerso che l’opera non era di natura pubblica ma privata, quindi i versamenti erano corretti e tra l’altro non è mai stato aperto alcun percorso giudiziale” ha concluso Canepa.

Il porto di Borghetto era stato inaugurato a fine giugno 2015, dopo un lungo iter: il porto possiede 186 posti “stanziali” più altri 20 posti per il soggiorno giornaliero, i posti barca sono suddivisi in quattro fasce (da 5, 6, 7 e 8 metri), con l’area che ospita negozi, un bar, un ristorante, servizi igienici dedicati, posti auto e moto (coperti e non); all’interno anche un punto vendita attrezzature nautiche, cantiere e officina meccanica per l’assistenza alle imbarcazioni, punto spurgo acque nere, luce e acqua in banchina, servizio di varo e alaggio, punto internet.

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