Rosso pistacchio

Le mamme al mare 2 – la vendetta

"Rosso Pistacchio" è la rubrica al femminile di IVG: ogni martedì si parla di donne con Marzia Pistacchio

Rosso Pistacchio

“Rosso Pistacchio” è la rubrica di Marzia, che ama definirsi “una truccatrice struccata”. Uno spazio al femminile dal taglio volutamente “leggero” in cui parlare a 360 gradi di tutto ciò che ruota intorno alle donne. In salsa savonese, naturalmente.

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La spiaggia è romantica. Molto romantica. Troppo romantica.
Talmente romantica che spesso mi trovo inconsapevolmente ad abbracciare nel sonno, a causa della disposizione dei lettini seguendo lo schema dei filetti di sgombro in scatoletta, il mio ignaro e baffuto vicino di ombrellone: un distinto e silenzioso ragioniere di Casei Gerola.
Con lui ho condiviso carte di gelato, spray abbronzanti, l’esiguo spazio vitale di un metro quadro di sabbia per uno, e la silenziosa e implicita disapprovazione per il gruppo di sedicenni alle nostre spalle che si perdono le giornate nel telefonino anziché correre dietro alle ragazzine.
Io e il ragioniere leggiamo tantissimo e non ci rivolgiamo la parola.
Questa è stata l’estate del “Metodo Catalanotti”, il ragioniere lo ha terminato un paio di giorni prima di me, e non ha fatto trapelare nessuna emozione attaverso il baffo brizzolato.
Io invece, sono sconvolta e sgomenta per Salvo e Livia e abbandono il mio spiegazzato Sellerio sulla sdraio con rabbia e delusione, rifugiandomi in riva al mare dove, inevitabilmente mi ritrovo, di nuovo ad osservare LE MAMME AL MARE.

LA MAMMA DECIBEL

La mamma decibel tara l’orario della sua discesa al mare in modo da allinearsi con precisione svizzera con l’orario della siesta.
Nell’esatto momento in cui la brezza marina ti coccolerà accarezzandoti e Morfeo farà le tue palpebre pesanti, e la sdraio si sarà fatta un pochino meno scomoda di quello strumento di tortura medioevale quale è, in quel preciso istante la mamma decibel deciderà che è arrivato il momento di richiamare i propri figli all’ordine con una potenza vocale che nemmeno la Callas quando tirava i piatti a Onassis sullo yacht.
La mamma decibel, solitamente, è molto prolifica. Ha tanti figli. Troppi figli. Almeno sei e tutti con nomi composti e lunghissimi: MASSIMILIANO, PIERFEDERICO, MARIAANTONIETTA… e così via.
Non c’è modo di zittirla e, vi ricordo, così nel caso vi fosse venuto in mente, che i gavettoni possono essere molto pericolosi.

LA MAMMA ICHNUSA

La mamma Ichnusa sembra essere arrivata al mare dopo essere caduta in un outlet di Roberto Cavalli degli anni 90: costume leopardato, ciabatta zebrata, pareo tigrato.
La mamma Ichnusa ama l’abbronzatura e, a gambe larghe sul lettino, si spalma la Lancaster effetto cotenna di maiale arrosto, con la stessa cura con la quale farcisce il tacchino a Natale.
La mamma Ichnusa è stanca. Tanto stanca. Probabilmente è sola e lavora tanto per mantenere quei due marmocchietti che non le danno un minuto di tregua.
La mamma Ichusa è nervosa e triste fino alle 17 in punto, orario in cui si alza, sistema le tette nel leopardo, le chiappe nella tigre, e si avvia verso il bar sciabattando nella zebra, per poi tornarne qualche minuto dopo con una birra in mano e un sorriso rilassato in volto.
La mamma Ichnusa mi sta molto simpatica.

LA MAMMA CUCITRICE

La mamma cucitrice è un esemplare tipico dei piccolo luoghi di villeggiatura.
Spesso fa branco con altri esemplari affini quali: le sorelle cucitrici, le nonne cucitrici, le cugine cucitrici.
Sono madri premurose e attente, vicine di ombrellone educate e cordiali, apparentemente innocue e apprezzabili, ti conquistano al primo sorriso e alla prima chiacchierata.
La mamma cucitrice, però, malgrado l’apparenza innocua e malgrado l’afa e la calura estiva, confeziona, taglia, cuce, mette in forma e produce, i cappotti più fantasiosi e strampalati che voi abbiate mai potuto vedere e vi saprete protagoniste di storie fantascientifiche degne di una sceneggiatura di Shonda Rhimes.
Sei dimagrita? Probabilmente hai preso una rara malattia sessualmente trasmissibile.
Sei ingrassata? Probabilmente hai preso una rara malattia sessualmente trasmissibile.
Tuo marito ti coccola? Probabilmente hai preso una rara malattia sessualmente trasmissibile.
Litighi con tuo marito? Probabilmente hai preso una rara malattia sessualmente trasmissibile.
Le mamme cucitrici hanno forti carenze affettive per le quali nessuna di loro potrebbe mai contrarre una rara malattia sessualmete trasmissibile, quindi mi stanno simpatiche pure loro.

Torno al mio ombrellone, sul mio posto da sardina, sconsolata e senza più speranze verso l’amore e il genere umano.
Il mio Sellerio è stranamente composto sull’asciugamano.
“Salvo ama Livia. Vedrà che tornano assieme, non sia triste”.
Non so se lo ha detto davvero, o se lo ho solo sognato, ma il baffo freme sornione e gli occhi gli sorridono tutti.
L’estate sta finendo. Mi mancherà il ragioniere.

“Rosso Pistacchio” è la rubrica al femminile di IVG, ogni martedì a cura di Marzia Pistacchio: clicca qui per leggere tutti gli articoli

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