Replica

Tassa di soggiorno a Pietra Ligure, Rembado: “La strana coppia dell’ospitalità ha sbagliato”

"Noi andiamo avanti insieme e determinati"

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Pietra Ligure. “Capisco la voglia di apparire e la tentazione di vedere il proprio nome scritto su un giornale. Umanamente comprendo anche la frustrazione di chi probabilmente ritiene di non essere compreso. Ma questa volta la ‘strana coppia dell’ospitalità pietrese’ ha completamente sbagliato, sia nel merito che nel metodo”. Così l’assessore al turismo di Pietra Ligure, Daniele Rembado, replica alle dichiarazioni fatte oggi da Fabio Raimondo, presidente dei Giovani di Federalberghi Savona, e Stefano Caldana, presidente dei Giovani Albergatori Upa, che hanno protocollato una lettera rivolta alla giunta di Pietra Ligure chiedendo delucidazioni sul piano marketing e sui dati raccolti negli anni precedenti che spiegasse la strada intrapresa prendendo come riferimento il verbale della riunione del Comitato Locale per il Turismo della città.

Ora l’assessore replica affermando che Raimondo e Caldana hanno sbagliato “nel metodo, perché qualora non fossero d’accordo con gli indirizzi turistici proposti dal Comitato Locale per il Turismo, non è a mezzo stampa che dovrebbero far valere le proprie ragioni, bensì ai tavoli delle associazioni che li rappresentano, i cui delegati tra l’altro hanno votato convintamente a favore di tale indirizzi facendosi promotori di idee che sono state recepite dal gruppo di lavoro. Nel merito perché basta guardare al di là del ‘garbasso’ per vedere cosa muove in termini economici il mondo dell’outdoor e perché basta leggere alcune riviste specializzate per capire quanto le proposte enogastronomiche possano stimolare le visite verso una destinazione”.

“Se non abbiamo dati statistici per giustificare tali scelte è perché purtroppo in passato non c’è mai stata una strategia turistica strutturata che abbia permesso di avere dei riferimenti. Purtroppo si parte da zero, con buonsenso e determinazione. In questa fase embrionale di sviluppo di progetti ambiziosi, pensare esclusivamente ai numeri legati all’incoming, ai posti letto venduti o ai pasti consumati, è immaturo oltre che improduttivo. Questa è la fase della condivisione delle idee, della pianificazione e della costruzione dei prodotti”.

“Nello specifico, la Gastronomica così come eventuali manifestazioni legate all’outdoor non nascono per vendere posti letto nel giorni dell’evento, o almeno non possono produrli nell’immediato. Nascono per far capire al turista che può vivere esperienze che vanno oltre al mare, per impostare un’offerta turistica diversa da quella proposta negli ultimi 50 anni e soprattutto per far crescere negli operatori economici coinvolti la consapevolezza delle enormi potenzialità che abbiamo, per stimolare la crescita di nuove professionalità e di nuovi servizi. Dare risposta alle insistenti richieste dei tanti operatori economici pietresi che da anni chiedono una maggiore competitività sui mercati turistici attraverso l’ampliamento dell’offerta, che vada oltre ai servizi di tipo balneare estivo, oggi è una priorità assoluta”.

“A Pietra, anziché ‘filosofeggiare’ e perdersi in polemiche sterili, Comune e categorie economiche hanno messo al centro della discussione le visioni e le idee, scegliendo insieme la via da percorrere, iniziando a lavorare ‘a pancia bassa’ per raggiungere l’obiettivo; la difficile fase che il turismo della Riviera sta attraversando impone serietà e responsabilità, e posso dire con grande orgoglio che Pietra è davvero ricca di persone capaci di mettere da parte le divisioni e di guardare all’interesse comune. Noi andiamo avanti insieme e determinati”, conclude Rembado.

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