Varazze. I resti umani ritrovati questa mattina in una zona boschiva vicino a Varazze sarebbero del marchese Giorgio Invrea che era scomparso da casa nel maggio scorso, non lontano a dove oggi è stato ritrovato lo scheletro.
Dopo i primi accertamenti gli inquirenti (delle indagini si stanno occupando i carabinieri con il coordinamento del pm Massimiliano Bolla), non sembrano avere dubbi sull’identità del corpo: quello che restava dei vestiti (in particolare una cintura) sarebbero stati riconosciuti dai famigliari, inoltre sembra che siano stati ritrovati anche i documenti del marchese.
Adesso saranno comunque svolti tutti gli accertamenti necessari a fugare ogni dubbio sull’identità, in primis l’esame del DNA. Inoltre il sostituto procuratore Bolla disporrà anche un accertamento medico legale per valutare la presenza di eventuali traumi sul corpo e per chiarire se le cause della morte possano essere attribuibili a motivi naturali.
Dopo il ritrovamento dello scheletro, questa mattina, gli uomini dell’Arma si erano immediatamente attivati per effettuare tutti gli accertamenti e rilievi del caso per chiarire il giallo.
Dai primi momenti l’ipotesi che il corpo fosse di Giorgio Invrea, 50 anni, il figlio del marchese della casata nobile da cui la località varazzina prende il nome, era sembrata la più accreditata.
Giorgio Invrea era sparito nel nulla e le sue ricerche si erano concentrate nella zona intorno al castello dove abitava con la famiglia, ma purtroppo di lui non era stata più trovata nessuna traccia.