Il processo

Pagava con banconote false negli stabilimenti balneari di Varazze: non potrà tornare nel Savonese

Nei guai è finita una 31enne romena: i carabinieri l'hanno identificata e fermata, aveva 850 euro in banconote da 50 euro false

tribunale Savona

Varazze. E’ stata processata per direttissima questa mattina la trentunenne romena, Luminita Paduraru, che ieri è finita in manette a Varazze con l’accusa di detenzione e spendita di banconote da 50 euro false. In aula la donna ha spiegato che quando le ha utilizzate per fare acquisti in sette stabilimenti balneari e in una gelateria non sapeva che fossero false: “Me le aveva date il mio compagno che le aveva prese come compenso per delle serate” la sua spiegazione.

Il giudice ha comunque convalidato il suo arresto e ha disposto per la donna la misura del divieto di dimora in provincia di Savona. Vista la richiesta di termini a difesa del legale dell’imputata, l’avvocato Carlotta Ciciliot, il processo è stato rinviato al prossimo 19 luglio.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri che l’hanno arrestata, la donna ha speso 350 euro in banconote da 50 euro false (negli stabilimenti Eden, Grand Hotel, Rosso Perù, Delfino, Milano e in quelli di Domenico Botta, oltre che nella gelateria di Marco Venturino) ricevendo come resto 333,50 euro, ovviamenti veri. In altri casi la donna è stata allontanata dai commercianti insospettiti da quelle strane banconote. Ed è stato proprio un commerciante che ha dato l’allarme allertando i carabinieri. Dopo alcune ricerche sul lungomare e per le vie del centro, gli uomini dell’Arma sono riusciti a rintracciare Luminita Paduraru ed a bloccarla.

Secondo i primi accertamenti dei militari, sembra che la donna avesse effettuato o tentato acquisti in 10 esercizi pubblici presenti sul lungomare di Varazze, principalmente acquistando appunto bevande in alcuni stabilimenti balneari.

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