Quaranta, 44, 21 sono gli anni degli uomini morti in poche ore a Padova, Carrara e Napoli durante il lavoro, da nord a sud. Questa è una vera emergenza che non possiamo come sindacalisti, uomini e politici non affrontare. Dopo anni di silenzio bisogna che il governo attuale prenda provvedimenti seri e nel breve periodo, ci vogliono più controlli e meno burocrazia per incentivare le aziende a investire nella sicurezza sul lavoro.
Il nostro sindacato proprio il primo maggio scorso avevaha ricordato nelle piazze italiane con l’installazione di sagome bianche il grave e sempre in aumento problema delle morti bianche. Spesso dietro alle morti bianche si nascondono storie di povertà degrado e disperazione che portano il cittadino ad affrontare il lavoro con incoscienza per poter vivere e di questo ci sono aziende che se ne approfittano.
Ormai le storie di disperazione, degrado, miseria e sofferenza a causa del non trovare lavoro e della perdita dello stesso a causa di decentramento, fallimenti e chiusure ormai non si contano più, e chi come me si occupa di sociale lo sa bene, lo si evince dalle innumerevoli richieste del reddito di inclusione e carta rei con degli isee al limite della sopravvivenza. Il ragazzo di 21 anni morto a Napoli, ne è purtroppo un esempio: lavorava tanto, ricordano gli amici, come barista ma i soldi non bastavano mai ecco allora andare durante la pausa pranzo per 35 euro a pulire i lucernari nel centro di Napoli dove cadendo dal 4 piano perde la vita. 21 ANNI NON E’ L’ETA’ PER MORIRE MA PER VIVERE!
Mi chiedo come Responsabile per la Liguria delle politiche sociali, come dirigente sindacale e cittadino che cosa hanno fatto i sindacati legati alla sinistra in tutti questi anni per sensibilizzare le aziende,per farle investire sulla sicurezza, per incentivare i controlli.
La sinistra veste le magliette rosse pro immigrazione il nostro sindacato quelle bianche per le morti bianche sul lavoro,in onore e ricordo di tutte le persone oneste e per bene che con fatica e impegno lavorano per vivere,tutto questo deve cambiare,#lavorarepervivere la nostra battaglia, la battaglia di un sindacato bici o al popolo e ai lavoratori .
Simona Saccone Tinelli
responsabile politiche sociali della liguria Ugl