Dibattito

Canoni dei consorzi irrigui, Pd: “La Regione sblocchi la situazione”. Giampedrone: “Pronto provvedimento”

Doppia interrogazione oggi durante la seduta dell'Assemblea legislativa

consiglio regionale

Liguria. “Dopo sette mesi, finalmente, l’assessore Giampedrone ha assicurato che la Giunta regionale aggiornerà e modificherà la disciplina dei canoni sul demanio idrico, per rendere sostenibili gli importi dovuti dai concessionari. Ma visto che Giampedrone non ha indicato una data precisa ho chiesto in aula che l’intervento venga messo in atto entro la fine del mese, per attuarlo entro la fase estiva. Serve urgentemente un regime transitorio per abbassare i canoni, a fronte delle tantissime domande, altrimenti i consorzi irrigui rischiano di chiudere”.

A dirlo è il consigliere regionale del Pd Luca Garibaldi, a margine dell’interrogazione presentata questa mattina in aula. “Da quando la vicenda è entrata nelle competenza della Regione, dal 2015”, spiega Garibaldi “sono emerse rilevanti difformità di computo di calcolo del canone dovuto rispetto agli anni passati, visto che ora il canone viene conteggiato come la somma dei canoni per l’utilizzo delle acque pubbliche e dei singoli eventuali attraversamenti e opere di presa”.

Una situazione, prosegue il consigliere regionale del Pd “che sta creando notevoli disagi per gli utenti, che si vedono aumentare in maniera esponenziale i costi (da poche centinaia di euro a diverse migliaia, con una richiesta di 5 anni di arretrati e due anni di cauzione), e ritardare i tempi di rilascio delle concessioni”, anche perché “l’attuale interpretazione applicata da Regione Liguria rischia di avere forti ripercussioni sugli utenti, in particolare nell’entroterra dove sono presenti Consorzi Irrigui e attività di presidio di territorio”.

Ma visto che sul tema la Giunta ligure aveva già annunciato in due occasioni, a seguito di altrettante interrogazioni presentate da Garibaldi, di voler modificare la disciplina e rendere sostenibili gli importi dovuti dai concessionari, lo stesso consigliere oggi ha chiesto a che punto fosse questo intervento tanto atteso, proponendo di fissare come termine ultimo la fine di luglio.

Il consigliere regionale Claudio Muzio ha ricordato il ruolo fondamentale dei Consorzi rurali irrigui come presidio sul territorio: solo nella Città metropolitana di Genova – ha detto – ce ne sono oltre cento e svolgono un ruolo strategico nell’entroterra. Il consigliere ha chiesto alla giunta quali iniziative sono state finora intraprese e quali la giunta pensa di assumere in futuro per trovare, in tempi ragionevoli, una soluzione alle pesanti criticità che derivano dal nuovo metodo di applicazione della delibera regionale 1412 del 2005. Muzio ha ricordato una analoga interrogazione che aveva presentato sull’argomento nell’ottobre scorso e che la risposta dell’assessore competente aveva generato speranze ma da allora, a parte alcuni interventi sul regolamento – ha concluso – la giunta non è intervenuta sul pagamento dei canoni.

L’assessore al ciclo delle acque Giacomo Giampedrone ha spiegato che la firma del provvedimento da parte dell’assessore è imminente e che il testo passerà subito dopo all’esame delle competenti commissioni consiliari.

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