Regione. “Noi faremo la nostra parte in Regione al fianco dei lavoratori di uno stabilimento che racchiude un pezzo fondamentale della storia operaia di Vado e del savonese e che pensiamo possa dare ancora un grande contributo all’economia locale e nazionale”. A dirlo è Giovanni Lunardon, capogruppo Pd in Regione Liguria, che ieri sera ha partecipato all’assemblea dei lavoratori di Bombardier che si è svolta a Vado Ligure nella società di mutuo soccorso Pace e Lavoro.
“Con chi era presente, a partire dai rappresentanti della Provincia di Savona e del Comune di Vado Monica Giuliano e Fabio Gilardi e dal collega Andrea Melis, abbiamo raccolto il grido di allarme lanciato unitariamente da Cgil, Cisl e Uil – spiega l’esponente Dem – I sindacati hanno messo in evidenza la situazione di incertezza che grava sui lavoratori e sullo stabilimento di Vado, a fronte di carichi di lavoro che arrivano fino ad autunno 2019 (la commessa di Mercitalia) e della cassa integrazione che scade a ottobre di quest’anno ma può essere rinnovata a sua volta fino a ottobre 2019”.
“Spiace constatare che all’assemblea non fosse presente alcun rappresentante dell’amministrazione regionale nonostante il formale invito rivolto dai sindacati al presidente e agli assessori alle attività produttive e al lavoro. Un’assenza grave rispetto a un’azienda che con i suoi 500 addetti più l’indotto e per know how tecnologico è una delle più importanti per la provincia di Savona e la regione, assolve ad una funzione di rango quanto meno nazionale e si trova nel cuore dell’unica area di crisi complessa della Liguria”.
“Per quanto ci riguarda raccogliamo e rappresenteremo nell’assemblea regionale le due esigenze emerse dalla discussione di ieri. La prima è richiedere che all’incontro presso il Mise il prossimo 25 luglio non ci sia solo la parte tecnica del ministero ma anche e soprattutto chi rappresenta politicamente il Governo e inoltre che l’azienda sia rappresentata ai massimi livelli quanto meno nazionali. Non ci possiamo permettere che quella riunione sia interlocutoria. A quel tavolo va posto con forza il tema della collaborazione tra Hitachi e Bombardier nella produzione di una parte della commessa dei treni regionali, visto che già le due aziende cooperano efficacemente nella produzione degli Zefiro 1000. È evidente che senza questa opportunità il futuro dello stabilimento di Vado diventerebbe molto complesso e ciò costituirebbe un grande problema per una regione e una provincia che hanno già pagato un caro prezzo in questa lunga crisi che non è ancora finita”.