Presenza

Bombardier, Lunardon: “Il governo sia presente al tavolo del Mise il 25 luglio”

“Grave l’assenza della regione ieri all’assemblea dei lavoratori. noi faremo la nostra parte”

Bombardier Vado

Regione. “Noi faremo la nostra parte in Regione al fianco dei lavoratori di uno stabilimento che racchiude un pezzo fondamentale della storia operaia di Vado e del savonese e che pensiamo possa dare ancora un grande contributo all’economia locale e nazionale”. A dirlo è Giovanni Lunardon, capogruppo Pd in Regione Liguria, che ieri sera ha partecipato all’assemblea dei lavoratori di Bombardier che si è svolta a Vado Ligure nella società di mutuo soccorso Pace e Lavoro.

“Con chi era presente, a partire dai rappresentanti della Provincia di Savona e del Comune di Vado Monica Giuliano e Fabio Gilardi e dal collega Andrea Melis, abbiamo raccolto il grido di allarme lanciato unitariamente da Cgil, Cisl e Uil – spiega l’esponente Dem – I sindacati hanno messo in evidenza la situazione di incertezza che grava sui lavoratori e sullo stabilimento di Vado, a fronte di carichi di lavoro che arrivano fino ad autunno 2019 (la commessa di Mercitalia) e della cassa integrazione che scade a ottobre di quest’anno ma può essere rinnovata a sua volta fino a ottobre 2019”.

“Spiace constatare che all’assemblea non fosse presente alcun rappresentante dell’amministrazione regionale nonostante il formale invito rivolto dai sindacati al presidente e agli assessori alle attività produttive e al lavoro. Un’assenza grave rispetto a un’azienda che con i suoi 500 addetti più l’indotto e per know how tecnologico è una delle più importanti per la provincia di Savona e la regione, assolve ad una funzione di rango quanto meno nazionale e si trova nel cuore dell’unica area di crisi complessa della Liguria”.

“Per quanto ci riguarda raccogliamo e rappresenteremo nell’assemblea regionale le due esigenze emerse dalla discussione di ieri. La prima è richiedere che all’incontro presso il Mise il prossimo 25 luglio non ci sia solo la parte tecnica del ministero ma anche e soprattutto chi rappresenta politicamente il Governo e inoltre che l’azienda sia rappresentata ai massimi livelli quanto meno nazionali. Non ci possiamo permettere che quella riunione sia interlocutoria. A quel tavolo va posto con forza il tema della collaborazione tra Hitachi e Bombardier nella produzione di una parte della commessa dei treni regionali, visto che già le due aziende cooperano efficacemente nella produzione degli Zefiro 1000. È evidente che senza questa opportunità il futuro dello stabilimento di Vado diventerebbe molto complesso e ciò costituirebbe un grande problema per una regione e una provincia che hanno già pagato un caro prezzo in questa lunga crisi che non è ancora finita”.

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