Ponente. Torna a pungere in tema di sanità savonese il consigliere regionale del Pd e vicepresidente del Consiglio regionale Luigi De Vincenzi: dopo l’affondo sulla radioterapia del San Paolo, l’esponente Dem sottolinea ancora il problema delle liste d’attesa, sintomo di un depotenziamento che coinvolge gli ospedali del territorio savonese
“L’assessore alla Salute Viale e il direttore generale dell’Asl 2 sostengono che i servizi, all’interno degli ospedali del territorio savonese funzionino sempre meglio. Ma poi vediamo che al Santa Corona ci sono liste d’attesa di quasi un anno, anche per gli esami più urgenti (come quelli per la diagnosi di un sospetto tumore). Tutto questo, naturalmente, nonostante la prescrizione d’urgenza (che obbliga a effettuare la prestazione entro 30 giorni) inserita dal medico di famiglia e richiesta dallo specialista. Una situazione inaccettabile, che i cittadini sono costretti a vivere ogni giorno sulla propria pelle” dice De Vincenzi.
“Verrebbe da chiedere a Viale e ai vertici dell’Asl 2 di spiegarci cosa intendano quando dicono che va tutto bene. Ma forse il loro obiettivo è risolvere il problema delle infinite liste d’attesa impedendo semplicemente le prenotazioni ed ecco spiegato perché chiuderanno il Cupa del Santa Corona al sabato. Rendendo sempre più difficili le prenotazioni sperano di alleggerire le liste”.
E il consigliere regionale rincara ancora la dose: “Da segnalazioni e notizie apparse sui media locali emerge un altro aspetto: come apparso sui media, per ottenere un esame nei tempi giusti sembra necessario un intervento diretto da parte del direttore amministrativo della Asl 2. E non ci vengano a dire che si tratta di un caso singolo o isolato, perché purtroppo di esempi ne potremmo portare tantissimi”.
“Da tre anni disservizi e malfunzionamenti sono all’ordine del giorno nell’Asl 2 ed è un dato oggettivo il fatto che le liste d’attesa negli ultimi tempi si siano allungate a livelli intollerabili. Sono 3 anni ormai che denuncio questo pericoloso andazzo. Non si tratta di difendere sterili posizioni ideologiche di una parte politica, ma di decisioni che hanno un impatto diretto sulla vita e la dignità delle persone. Di fronte alle mie quotidiane denunce, però, continuo ricevere risposte di sufficienza, cariche di malcelata insofferenza”.
“Onestamente questa non è più una situazione dignitosa e penso che dopo l’ennesima vicenda di malasanità qualcuno, cari assessore e direttore generale dell’Asl 2, dovrebbe trarne le dovute conseguenze” conclude De Vincenzi.