A savona

Arrestato per tentato furto di auto in concessionaria di via Stalingrado: patteggia e torna libero

In manette un francese di 27 anni che secondo i carabinieri stava cercando di rubare le vetture con tre complici poi fuggiti

tribunale Savona

Savona. Tentato furto, resistenza a pubblico ufficiale e ricettazione. Erano queste le accuse contestate a Jeremy Cadillon, francese di 27 anni, arrestato dai carabinieri nella notte tra sabato e domenica durante un movimentato episodio avvenuto tra via Buonarroti e via Stalingrado, nel deposito di auto di proprietà del concessionario Volvo “D.Motors”.

Secondo l’accusa dei militari, Cadillon, insieme ad altre tre persone che sono riuscite a fuggire, stava cercando di rubare alcune vetture nel piazzale del concessionario, ma l’arrivo degli uomini dell’Arma ha fatto saltare il piano. I presunti complici sono riusciti a fuggire con una Opel Astra (ritrovata oggi abbandonata nel quartiere della Fontanassa e ora sotto sequestro) mentre lui è rimasto a piedi ed è stato bloccato dopo una breve fuga (pur di evitare l’arresto il ventisettenne non aveva esitato a colpire i carabinieri).

Nel corso della perquisizione, il francese era stato trovato anche in possesso di una collana, un bracciale e due anelli da donna conservati nel suo borsello. Di qui l’accusa di ricettazione.

Questa mattina Cadillon è stato processato per direttissima in tribunale ed in aula ha negato di essere stato coinvolto nel tentato furto di auto. L’imputato ha infatti spiegato di essere in Italia in vacanza e di aver passato la giornata in spiaggia: “Ero in giro in attesa di andare in stazione a prendere il treno” ha detto al giudice. Per giustificare la sua fuga, il ventisettenne ha spiegato di aver sentito trambusto, di aver visto i carabinieri e di essersi spaventato. Infine, per quanto riguarda il possesso dei gioielli, ha detto che era di una zia defunta e che li teneva con sè per affetto.

Alla fine Cadillon ha patteggiato un anno e otto mesi di reclusione e 600 euro di multa con la sospensione condizionale. Per questo al termine del processo è tornato libero senza nessuna misura cautelare.

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