L'intervista

Alassio, monsignor De Canis in pensione dopo 34 anni da parroco di Sant’Ambrogio

Per lui 54 anni di sacerdozio: "Cosa significa essere il parroco? Significa annunciare il Vangelo e riscattare il male con la presenza viva del Bene"

angelo decanis

Alassio. La scorsa settimana Monsignor Angelo De Canis, prossimo a compiere 80 anni – è nato, infatti, a Rezzo il 21.9.1938 – ha salutato con una Messa di ringraziamento la parrocchia sant’Ambrogio di Alassio. Dopo 54 anni di sacerdozio e 34 al sevizio della parrocchia alassina, quale trentesimo parroco della collegiata S. Ambrogio, don De Canis passa il testimone a un giovane sacerdote, don Gabriele Corini. Sulla pagina diocesana di Avvenire, in un’intervista a firma di Eraldo Ciangherotti, Mons. De Canis ha fatto un bilancio della sua vita di sacerdote.

Quando ha pensato di diventare prete?
In un contesto famigliare molto favorevole, i miei genitori e cinque fratelli, con il sostegno del mio parroco e con la frequenza quotidiana della Messa come chierichetto, è maturato in me spontaneamente il desiderio di essere sacerdote. All’età di 12 anni sono entrato in Seminario.

Quali sono state le esperienze decisive per la sua vita? E le persone importanti?
Le persone più importanti si possono collocare nella mia parrocchia d’origine, S. Antonio abate in Lavina (IM), in particolare il mio parroco don Luigi Barla. Decisivi sono stati gli anni di formazione in seminario, il sostegno vicendevole da parte dei miei compagni di vita comunitaria, la guida costante del Rettore, Giacomo Contestabile, coadiuvato dal vice–rettore Alessandro Sappa e dei superiori e del direttore spirituale, Domenico Damonte. Hanno avuto un ruolo sicuramente fondamentale il vescovo, Gilberto Baroni, che mi ha ordinato sacerdote nella mia parrocchia il 4 luglio 1964, i vescovi Alessandro Piazza e Mario Oliveri. E ora la cordiale guida di mons. Guglielmo Borghetti. Ricordo anche con gratitudine i parroci che mi hanno accolto come vicario parrocchiale.

In quali parrocchie è stato?
Vice parroco a Diano Marina (3 anni) nella parrocchia di S. Antonio abate e a Loano (6 anni) nella parrocchia di S. Giovanni. Parroco a Dolcedo (11 anni) e in Alassio, a S. Ambrogio dal 1984 ad oggi. Cosa significa essere il parroco? Significa confidare nel Signore, annunciare il Vangelo e riscattare il male con la presenza viva del Bene. Significa essere padre nella fede di persone diverse ed animare una comunità, vista come famiglia, con la Parola di Dio e con i Sacramenti. Significa ispirarsi a S. Ambrogio, nostro Patrono.

E adesso cosa farà don De Canis?
Ringrazio il Signore per quanto mi ha dato modo di realizzare sul piano spirituale come parroco e sono grato ai fedeli per aver collaborato con la loro generosità nella ristrutturazione della parrocchia e delle numerose chiese disseminate nel suo territorio. Ringrazio i miei famigliari. Ora continuerò ad essere presente nell’ambito parrocchiale offrendo in modo discreto il mio servizio sacerdotale, coadiuvando il nuovo parroco con sincerità e disponibilità per quanto riterrà opportuno per il bene della comunità.

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