Alassio. Un ennesimo caso di maltrattamenti in famiglia si è verificato ad Alassio, ma la sensibilità e la tempestività del commissariato alassino e del questore di Savona hanno evitato il peggio.
Protagonista della vicenda, C.E., trentenne straniera, fidanzata con un connazionale con cui ha anche avuto un figlio. Una storia difficile, complicata, che ha però spinto la giovane, come spesso accade, a dire “basta” a quella relazione.
Ma proprio nel momento in cui la ragazza ha deciso di farla finita con l’uomo, è intervenuto il fratello della trentenne. L’uomo, amico del compagno di lei, però, non ha preso le difese della ragazza e, anzi, per “questione d’onore”, ha cercato di farla desistere dai suoi propositi. E lo ha fatto nel modo peggiore: prima ha cercato di far leva su di lei a parole, per poi passare alle mani. La violenza si è consumata l’altro ieri, ma la trentenne è riuscita a fuggire trovando rifugio da un’amica, che le ha suggerito di nascondersi al porto di Alassio per evitare di essere trovata dal fidanzato.
Quindi, la chiamata e la denuncia al 112 e tempestivo è stato l’intervento degli uomini della polizia alassina, su disposizione del dirigente pro-tempore Angelo Tomao. Gli agenti hanno scortato la giovane in ospedale, dove è stata dimessa con 10 giorni di prognosi.
Ma l’azione del commissariato non si è fermata qui: dopo averla accompagnata in commissariato e aver ascoltato la sua storia, è stato contattato il questore di Savona, che ha immediatamente emesso un provvedimento di ammonimento (ai sensi dell’art.3 del decreto legge 93/2013 e dell’art.8 del decreto legge 11/2009) nei confronti del fratello della donna, che gli è stato notificato nella giornata di ieri.
Qualora reiterasse il suo comportamento violento, dunque, l’uomo sarebbe a serio rischio di arresto. Al momento, la ragazza può comunque contare sulla tutela e la vicinanza del commissariato alassino.