Taglio del nastro

Al comando dei carabinieri di Albenga inaugurata la “stanza rosa” per le donne vittime di violenza fotogallery

La stanza, la prima nella provincia di Savona, è stata studiata e arredata in modo da mettere a proprio agio le vittime di violenza

Albenga. E’ stata inaugurata questa mattina, presso il comando della Compagnia Carabinieri di Albenga, “la stanza Rosa” per le donne vittime di violenza, un’ambiente riservato per le audizioni di donne vittime di violenze, realizzata nell’ambito del progetto promosso dallo Sportello Artemisia Gentileschi, finanziato dallo Zonta Club Alassio-Albenga, il Rotary di Albenga e il Lions Club Albenga e naturalmente grazie alla stretta collaborazione con l’Arma dei Carabinieri.

Il progetto ha l’obiettivo di far emergere il più possibile tutte quelle violenze che purtroppo ancora non vengono denunciate dalle vittime: i dati riferiscono che quelle denunciate sono solo il 12-13% di tutte le violenze che invece vengono commesse ai danni delle donne. La stanza (la prima nella provincia di Savona) è stata studiata e arredata in modo da mettere a proprio agio le vittime di violenza, in modo che possano ‘raccontare’, prima ancora che denunciare, quel che è accaduto.

“Per noi si tratta di una grande emozione. Qui le donne possono essere accolte in modo familiare, sicuramente in modo migliore che non in un qualsiasi ufficio dell’arma che, per quanto possa essere attrezzato, non possiede queste caratteristiche” afferma Laura Dagnino, presidente Sportello Antiviolenza Artemisia Gentileschi.

Soddisfazione per l’iniziativa è stata espressa dal sindaco di Albenga Giorgio Cangiano: “Sappiamo che purtroppo gli episodi di violenza ci sono e conosciamo la difficoltà delle donne a fare il primo passo e a denunciare. Avere un luogo come la stanza rosa in cui possono sentirsi coinvolte e accolte è sicuramente importante. Questa è l’ennesima dimostrazione che quando uniscono le forze si riescono sempre ad ottenere ottimi risultati”.

“Eventi come questo sono sempre fonte di emozioni, perché sono di vitale importanza. La violenza sulle donne è un problema sentito e delicato. Si parla di situazioni complesse e la realizzazione di iniziative come questa dimostra che siamo nella giusta direzione. L’arma di carabinieri mira a tutelare sempre le fasce più deboli, in primis donne e bambini. Bisogna fare questo lavoro e farlo in maniera complessa e organica. Noi lo stiamo facendo, a partire dalla scuole: l’anno scorso, in Liguria abbiamo ospitato nelle nostre caserme oltre 1.500 ragazzi per iniziare a sensibilizzare i giovani su questi temi” sottolinea Paolo Nardone, comandante Legione Carabinieri Liguria.

“Abbiamo scelto una posizione discreta per la stanza, all’interno degli uffici del nucleo operativo e con un’entrata ‘discreta’: si può accedere dal cancello posteriore e dalla parte degli alloggi – evidenzia Sergio Pizziconi, comandante compagnia carabinieri Albenga: . Un contatto soft, che passa anche attraverso i colori scelti per i miti, con toni appositi per rendere l’ambiente ovattato. Anche la scelta di mettere una scrivania trasparente ha un suo perché: vogliamo dare proprio idea di trasparenza andando cosi ad abbattere il cosiddetto ostacolo del ‘nascosto’”.

“Inoltre, la stanza è dotata di un sistema di verbalizzazione e registrazione istantanea, con una telecamera ad altissima definizione, ma non visibile a primo impatto, nella massima discrezione. Si tratta di un ambiente riservato e protetto: tutto questo è stato creato per far sì che le donne possano sentirsi sicure e tranquille”.

Soddisfazione è stata espressa anche dall’assessore ai servizi sociali Simona Vespo: “Nella mia vita mi sono sempre adoperata per i diritti della famiglia e della donna, e anche per questo motivo non sono insensibile al progetto ‘Stanza Rosa’, purtroppo necessario in un contesto così difficile della società. La nostra città non è immune a questo problema, anche se in sordina, emergono sempre più casi difficili con violenza, familiare e di coppia. Un grande passo avanti è stato fatto, sia a livello logistico sia culturale, soprattutto nei giovani e nelle scuole”.

“È una tragedia fisica e psicologica subire violenza e a volte è altrettanto traumatico riuscire a raccontare ciò che hai vissuto in un luogo aperto a tutti. Auspico che questo luogo protetto e discreto possa incoraggiare le donne indecise a denunciare la violenza subita perché il silenzio non aiuta la famiglia e principalmente la donna. Auspico altresì, che la ‘Stanza Rosa’ sia uno stimolo di riflessione per l’uomo a modificare il proprio comportamento violento”.

“Da oggi, nella nostra città, si aggiunge un altro importante supporto per arginare la violenza sulle donne, ma tutti ovviamente, ci auguriamo che non servano mai. Desidero esprimere come assessore, ma soprattutto come donna, i miei più sinceri complimenti e il mio ringraziamento all’Arma dei carabinieri, allo sportello antiviolenza Artemisia Gentileschi, allo Zonta Club Alassio-Albenga, al Rotary di Albenga e al Lions Club Albenga per questo progetto di alto valore umano e sociale”, ha concluso l’amministratore albenganese.

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