Per un pensiero altro

Una risata anarchica

Per un Pensiero "Altro" è la rubrica filosofica di IVG: ogni mercoledì, partendo da frasi e citazioni, tracce per "itinerari alternativi"

Per un Pensiero Altro

Perchè non provare a consentirsi un “altro” punto di vista?
Senza nessuna pretesa di sistematicità, ma con la massima onestà intellettuale, il curatore, che da sempre ricerca la libertà di pensiero, ogni settimana propone al lettore, partendo da frasi di autori e filosofi, “tracce per itinerari alternativi”. Per quanto sia possibile a chiunque, in quanto figlio del proprio pensiero.

“Sarà una risata che vi seppellirà” è un motto che qualcuno fa risalire addirittura a Mikail Bakunin, altri ad un anonimo sindacalista dell’800, ma non credo che la paternità sia rilevante, almeno, non quanto il contenuto.

Che ne direste, ora, di compiere un’azione politicamente scorretta? Bene: dividiamo l’umanità in tre ipotetici livelli, inevitabilmente utilizzando un criterio arbitrario, ma credo che sia possibile, per ogni lettore avveduto, riconoscere in esso esperienze relazionali direttamente vissute! Al primo livello, quello più basso, incontriamo quel tipo di persona che potremmo definire superficiale, depensata, ingenua, sprovveduta o, più precisamente, inconsapevole. Chi non conosce quel tipo di individui che non si pongono nessun interrogativo, che sono rimasti sempre un poco infantili, insomma, quelli che sono sempre ottusamente felici e che, al primo sopravvenire di un problema, sembra siano devastati dalla sovrastimata gravità dello stesso, senza rinunciare alla possibilità di una repentina rimozione della tragedia al sopraggiungere di un nuovo centro di interesse. Certo, sembrano persone felici, ma hanno, senza saperlo, bisogno di qualcuno che le protegga e le guidi, che faccia da condiscendente assistente nel ruolo del medico pietoso, che non riveli a loro stessi i limiti intellettivi che li affliggono, qualcuno votato al sacrificio e, strano fenomeno, spesso lo trovano.

I più portati per il ruolo sono i componenti del secondo livello, persone avvilite dei propri limiti, certo, più intelligenti degli assistiti, ma quanto meno positive. Insomma, quelle persone che definiremmo malinconiche, intristite dal male di vivere, afflitte dal peso di tale sofferenza, quelle con la sbronza triste perenne, che, votate al martirio, spesso cercano compagnia a tanta inettitudine e, trasformandosi in silenti sabbie mobili, ti trascinano lentamente sul fondo della loro stessa accidia. Non lo fanno per cattiveria, è che, mosse dalla loro preveggenza malata che sa vedere solo il negativo e che ti ammorba con l’olezzo di una ostentata santità, sempre con intenti di saputa pedagogia terapeutica, cercano di prepararti al viaggio in questa valle di lacrime.

Fortunantamente, però, esiste anche il terzo livello, ma attenzione, ad una prima occhiata questi iperborei possono essere confusi con i sorridenti depensati anche se, va precisato, è più pericoloso confondere questi ultimi con gli iperborei. Il terzo livello è abitato da persone solari, ben consapevoli delle proprie capacità intellettive, umane, emotive, ovviamente con i relativi limiti, limiti che, però, non diventano catene ma sorrisi, persone che sanno assumersi le responsabilità per se stesse e che, se ce n’è bisogno, aiutano a prendere coscienza anche gli altri della propia energia vitale. Sono quelle esseri che praticano la leggerezza di cui parlava Calvino nelle sue “Lezioni americane”, quella leggerezza che non è superficialità, quella che ti consente di guardare i tuoi simili negli occhi ed amarli per quello che sono, che ti aiuta a non prenderti troppo sul serio così da non dover ricorrere alla rabbia quando incontri la paludosa mediocrità del mondo, sono persone che, a volte, riescono anche ad essere felici ma che, sempre, sono sorridenti, anzi, sanno ridere ben consapevoli che la loro risatà sotterrerà chiunque cerchi di trascinarli nell’inganno del “questa è la vita”.

Per un Pensiero Altro è la rubrica filosofica di IVG, a cura di Ferruccio Masci, in uscita ogni mercoledì: clicca qui per leggere tutti gli articoli

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