Albenga. Si accende la polemica sulla possibile apertura di un Cie ad Albenga e il terreno di scontro “si sposta” dalla Regione direttamente al Governo.
Le dichiarazioni del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti che nei giorni scorsi, nel corso di un’intervista, aveva indicato proprio Albenga come possibile sede di un Centro di Identificazione ed Espulsione non erano proprio piaciute al sindaco Giorgio Cangiano e a tanti politici locali, anche di diversi colori, che non avevano lesinato critiche e lamentele al riguardo.
Emergenza in parte rientrata attraverso dichiarazioni che parlavano di “ipotesi embrionali” e di “decisioni che spettano al Governo, ma che non sono ancora state prese in via ufficiale”.
Ma a buttare nuova benzina sul fuoco ci ha pensato direttamente il neo ministro dell’Interno Matteo Salvini che, proprio oggi, ha annunciato (fonte Ansa) che “il Governo realizzerà dei centri per i rimpatri chiusi affinché la gente non vada a spasso per le città”. E sul possibile ostruzionismo delle Regioni ha aggiunto di “aver già parlato con tutti i governatori leghisti che non vedono l’ora di avere Centri chiusi”.
E in terra ingauna in molti si augurano che tra i governatori “che non vedono l’ora di avere i Cie sul proprio territorio”, benché non faccia direttamente parte della Lega, non ci sia anche il governatore della Liguria Toti. In primis il sindaco della città delle torri Giorgio Cangiano, che si è detto “pronto a mettere in campo tutte le azioni possibili, dal punto di vista burocratico-amministrativo e non, per sventare tale ipotesi”.
“La posizione del Comune di Albenga non cambia, anzi si rafforza, – ha dichiarato il primo cittadino. – A noi non è pervenuta alcuna comunicazione ufficiale e fino ad allora non considereremo questa ipotesi concreta, ma le dichiarazioni di Salvini non possono restare inascoltate e mi spingono a ribadire nuovamente la nostra totale contrarietà alla possibile apertura di un Cie ad Albenga”.
“Il neo ministro dell’interno ha detto che ‘ i governatori leghisti non vedono l’ora di averli’. Mi auguro vivamente che Toti non sia tra questi. Si tratta di una proposta priva di logica che andrebbe esclusivamente contro gli interessi della nostra città, creando danni in termini di ordine pubblico con possibili risvolti negativi anche sul turismo”.
E proprio recentemente il Pd savonese si è detto pronto ad un sorta di “mobilitazione” in caso la decisione venisse attuata. E anche Cangiano annuncia battaglia.
“È normale che un tema come questo scateni uno scontro partitico-politico. Ma io voglio stare al di sopra di queste logiche e parlare semplicemente da sindaco e, in quanto tale, farò tutto il possibile per fermare una scelta contro il territorio”, ha concluso Cangiano.