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Il progetto “Cantautori nelle scuole” torna e si amplia: in classe entrano rap, Gaber, Baglioni e Vecchioni

Cavo: “Il progetto si estende al panorama nazionale”

Spartito pentagramma

Regione. Il progetto “Cantautori nelle scuole” è stato confermato anche per il prossimo anno scolastico. Nella prossima edizione, come gli anni scorsi, entreranno nelle classi della Liguria i testi di sei autori: oltre ai confermati De Andrè, Paoli e Fossati, spazio a Giorgio Gaber, Claudio Baglioni e Roberto Vecchioni. Si amplia così lo sguardo, oltre il panorama ligure, a tutto il cantautorato italiano. Oltre a questo, come annunciato nella serata conclusiva della scorsa edizione, alla presenza di Gino Paoli, è previsto un laboratorio sperimentale dedicato al rap, un fenomeno sicuramente nazionale, ma anche in considerazione del grande successo della scena genovese e ligure.

La nuova edizione di “Cantautori nelle scuole” è stata finanziata dalla giunta regionale, su proposta dell’assessore a cultura e formazione Ilaria Cavo, con 65mila euro, di cui 40 mila di fondi regionali e 25 mila provenienti dal riparto del Fondo nazionale per le politiche giovanili.

“Dopo il successo delle scorse edizioni – spiega l’assessore a cultura e formazione Ilaria Cavo – il progetto prosegue, si radica e amplia il suo sguardo. Le parole di questi grandi artisti, che entrano di diritto nel novero della poesia e della letteratura, continuano a entrare nelle scuole, dove meritano di essere studiate e apprezzate. Non solo i cantatori liguri quindi, ma anche nazionali, con un’attenzione al rap, un genere musicale di grande attualità e successo. La domanda di fondo che ci si pone è questa: che legame ha il rap ligure e genovese con la grande tradizione cantautorale di questa terra?”.

Inoltre, è stato dato il via libera a una serie di moduli formativi sperimentali, dedicati alle scuole di primo grado, che punteranno a diffondere la cultura della sicurezza stradale.
Il finanziamento del progetto dedicati alla sicurezza stradale è stato finanziato con 40 mila euro, anche questi provenienti dal riparto del fondo nazionale per le politiche giovanili.

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