Sconcertante

Lo sfogo di un’imprenditrice: “Da mesi cerco tre dipendenti e non li trovo, nessuno vuole lavorare”

A parlare è Barbara Ferraro, proprietaria del bar Vittorino di Loano: "Denuncio il fanca**ismo di chi piange ma poi non si presenta con scuse incredibili"

joe t vannelli loano vittorino

Loano. “Buongiorno, sono Barbara Ferraro, proprietaria del bar Vittorino di Loano da ormai 16 anni. Questa mail potrebbe apparire uno sfogo (forse in parte lo è), ma più che altro vuole essere una vera e propria denuncia: una denuncia contro il fanca**ismo, contro chi piange che non ha un lavoro, ma un lavoro non lo vuole”. Inizia così il messaggio giunto alla redazione di IVG.it da parte di una imprenditrice che, tra uno sfogo e l’altro, dipinge uno scenario sconcertante: un locale ben avviato che cerca dipendenti e non riesce a trovarli, perchè i potenziali dipendenti non si presentano ai colloqui oppure si negano al telefono.

“È dal mese di marzo che cerco ben 3 persone, sia per turno diurno che serale – racconta – Mai visti così pochi curriculum e mai vista tanta gente non presentarsi alle prove… gente che porta il curriculum e non risponde al telefono, oppure avanza scuse per non presentarsi pazzesche, degne di spunto per grandi commedie esilaranti o film di fantascienza”. Ma questo non è un film da ridere: “Mi ritrovo, anzi io e i miei collaboratori storici ci ritroviamo il 14 giugno a stagione iniziata a implorare gente, a incrociare le dita e sperare in bene, che qualcuno si faccia avanti per puro caso – rivela – Sì, per caso, perché i social non hanno funzionato, il passaparola neppure, l’ufficio per l’impiego con i loro questionari ben dettagliati men che meno”.

Barbara non fa mistero del fatto che la ragione sia da ricercarsi, probabilmente, nel fatto che lavorare da lei non è semplice: “Sono una persona estremamente esigente – ammette – voglio offrire il meglio ai miei clienti e questo vuol dire che quando cerco dei collaboratori, esigo che siano capaci. Quindi non mi fermo al primo porta vassoi, ma pretendo, visto che pago come un bancomat, di trovare persone qualificate, con voglia di lavorare, in un ambiente piacevole”.

Un posto di lavoro certamente non “comodo”, dunque. Ma la cosa avrebbe i suoi vantaggi per chi dovesse entrare nello staff: “Io non cerco degli apprendisti per pagare meno – chiarisce – io non affronto una stagione con dei ragazzini che non sanno neanche allacciarsi le scarpe e in più protestano perchè non gli insegni. Io non sono un’insegnante e ai ragazzi dico: se volete imparare qualcosa, venite a imparare d’inverno, per voi stessi. E poi parliamoci chiaro – taglia corto Barbara – è vero, da Vittorino bisogna correre, ma sono certa che lavorare in miniera sia molto più duro”. Eppure, nonostante questo, sembra impossibile trovare personale.

La conclusione è amara: “Mi viene da pensare che l’Italia non sta andando così male come sembra, fino a quando tutti avranno in mano un iPhone senza credito e le ragazze avranno la ricostruzione alle unghie. Pagate da chi? Fatemi sapere come fate a vivere senza andare a lavorare, perché io tutte le notti quando vado a dormire per ben 4/5 ore, prego di trovare i soldi sul comodino il mattino dopo, ma purtroppo non avviene mai. Lavorare è faticoso, mi rendo conto, ma se qualcuno fosse interessato, potrebbe fornirmi il suo iban e io potrei fare un bonifico per stare a casa”.

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