Alimentar-mente 360

Intolleranza al lattosio: sintomi, trattamento e dieta

"Alimentar-Mente 360" è la rubrica di alimentazione e benessere di IVG, a cura di Sara Paleologo

Alimentar-mente 360

“Alimentar-Mente 360” è una rubrica curata dalla dottoressa Sara Paleologo, biologa nutrizionista, ed ideata per soddisfare a 360 gradi le curiosità dei savonesi in materia di Alimentazione e Benessere. Il tutto con un linguaggio semplice ma sempre mantenendo una lieve impronta scientifica. “Prenderò spunto da eventi che si svolgono a Savona e provincia – spiega Sara – per elaborare articoli in cui verrà affrontato il tema dell’alimentazione (piatti tipici locali, tradizioni e stili alimentari) e del benessere (sia fisico che psicologico), in linea di massima proiettando la trattazione verso gli aspetti che maggiormente promuovono la salute della persona”.

Oggigiorno, lo sappiamo, le intolleranze alimentari vanno molto di moda e quella al lattosio è una delle più comuni. Il lattosio è uno zucchero contenuto nel latte di tutti i mammiferi e, nello specifico, si tratta di un disaccaride costituito da una molecola di glucosio e di galattosio unite insieme da un legame (1 → 4) glicosidico. La rottura di tale legame avviene ad opera di un enzima chiamato Lattasi, situato a livello della membrana plasmatica degli enterociti (le cellule dell’intestino).

Per ovvie ragioni la capacità di digerire il lattosio è massima alla nascita ed è essenziale per la vita del neonato. Nel corso della vita, invece, l’attività della lattasi cambia in base all’età e all’etnia: inizia a calare a verso i 2-3 anni per abbassarsi di molto verso i 5-10 anni. Inoltre l’attività della lattasi si mantiene ad un buon livello nella popolazione europea per poi quasi scomparire in Estremo Oriente.

Per quanto riguarda la popolazione italiana l’incidenza dell’intolleranza al lattosio si aggira intorno al 50 per cento con una netta prevalenza nelle regioni del sud. Vi sono diversi tipi di intolleranza al lattosio (primaria, secondaria o da deficit congenito della lattasi) ma in tutti e tre i casi il lattosio contenuto negli alimenti non viene scisso nei suoi costituenti e pertanto non viene assorbito. Il mancato assorbimento, per il fenomeno di osmosi, richiama acqua nel lume intestinale provocandone la distensione.

Sintomi tipici dell’intolleranza al lattosio sono crampi addominali, gonfiore, meteorismo e diarrea. Evitare di autodiagnosticarsi l’intolleranza al lattosio è senza dubbio la cosa migliore. Esistono diversi test per diagnosticare l’intolleranza: biopsia dell’intestino tenue, breath test, test genetici ecc. Basta semplicemente rivolgersi al proprio medico curante per indagare l’eventuale presenza di un’intolleranza. Per quanto riguarda la terapia dietetica non vi sono molte possibilità, l’unico modo per contenere i disturbi derivanti dall’intolleranza è la completa eliminazione degli alimenti contenenti lattosio (latte e latticini) oppure il consumo di prodotti delattosati industrialmente.

Attenzione, inoltre, al lattosio aggiunto volutamente dall’industria alimentare nelle varie preparazioni (anche quelle meno sospette!).

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