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Comunali, Toti analizza il voto: “La Liguria si conferma terra di centro-destra”

Sul dialogo con uomini vicini alla coalizione ma non appoggiati da essa: "A me interessano come rappresentanti eletti dei cittadini"

Regione. “Nel complesso possiamo dire che sono elezioni che sono andate bene”. Così il governatore della Liguria, Giovanni Toti, sintetizza l’esito delle amministrative tenutesi ieri in parte dei comuni liguri.

“Dove il centro-destra ha perso o ha vinto – fa notare il presidente della Regione – lo ha fatto contro sé stesso. Al di là delle simpatie o meno di Giovanni Toti per l’uno o l’altro candidato, la Liguria si conferma una terra culturalmente molto vicina al centro-destra. Il Pd di fatto è un partito che oggi in Liguria perde sempre più terreno. Il M5S che ha dimostrato un’importante forza alle ultime elezioni politiche a queste amministrative si è proposto come una forza marginale”.

Questo trend si conferma anche nel savonese: “Ad Alassio, Carcare, Ceriale, Cengio, dove si è vinto non c’è un candidato che fosse fuori dall’area di centro-destra. Poi, alcuni potevano essere politicamente più simpatici a Toti (umanamente lo sono tutti) ma ciò non toglie che si riferiscano tutti al centro-destra. Le divisioni sono frutto di tensioni locali con cui la politica regionale deve rapportarsi”.

Insomma, anche nei comuni non hanno vinto i candidati ufficialmente appoggiati dai partiti della coalizione, come Alassio, in tanti casi ha trionfato un candidato vicino alle idee della coalizione stessa: “In Comuni come Bordighera e Alassio dove i candidati cosiddetti ‘scelti’ e appoggiati dai partiti tradizionali che appoggiano anche la mia amministrazione hanno perso contro candidati espressione dell’area politica di centro-destra. Quindi è stato un ‘confronto di idee’ all’interno di una metà campo specifica. Il M5S dopo l’exploit delle politiche si dimostra un partito fisarmonica: nel momento in cui gli elettori devono scegliere i candidati che conoscono o i sindaci delle loro città regredisce a livelli molto più bassi di quelli che normalmente esprime alle politiche”.

Resta ora da capire come sarà il dialogo politico con questi candidati “vicini al centro-destra” ma non ufficialmente appoggiati dal centro destra. Vedi Melgrati ad Alassio: “Dal punto di vista politico, sono candidati che si sono sempre dichiarati dell’area culturale del centro-destra e immagino che continueranno ad esserlo. Il fatto che i partiti della coalizione a livello locale abbiano fatto scelte e corse diverse (e noi abbiamo sempre appoggiato le scelte territoriali dei nostri partiti) non credo che cambi l’orizzonte culturale e politico di quelle persone. Oggi loro hanno vinto le elezioni e a me interessano come rappresentanti votati dei cittadini”.

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