Albenga. Nuovo maxi blitz antidroga scattato nella notte di lunedì scorso nell’albenganese e concluso solo in queste ore: impegnati oltre 40 carabinieri, che hanno passato al setaccio giardini e parchi pubblici, casolari dismessi, vicoli del centro, aree in stato di abbandono, complessi residenziali, alla ricerca di droga. Eseguite decine di perquisizioni di iniziativa della polizia giudiziaria. La situazione è stata costantemente monitorata dall’alto dall’elicottero “Fiamma” del 15° N.E.C., dotato di faro e telecamera a infrarossi. Alcuni stranieri irregolari sono stati rintracciati, due denunciati per invasione di terreni ed edifici altri arrestati per pendenze con la Giustizia.
Durante i controlli, eseguiti soprattutto in borghese, i carabinieri del N.O.R. di Albenga, hanno arrestato un cittadino marocchino 43enne, pregiudicato, su cui pendeva un ordine di carcerazione emesso dalla Autorità Giudiziaria savonese a seguito di reiterate e documentate violazioni degli obblighi inerenti il divieto di permanenza nella provincia di Savona a cui era sottoposto per la commissione del reato di resistenza a pubblico ufficiale commesso a Ceriale il 17 aprile scorso. I carabinieri di Albenga, avendo riscontrato tali violazioni le avevano sistematicamente segnalate all’Autorità Giudiziaria ottenendo appunto questo provvedimento restrittivo in carcere.
Stessa sorte è toccata il giorno dopo ad un connazionale più giovane di un anno che, in piazza del Popolo, era finito nella rete dei controlli. Pregiudicato per spaccio di sostanze stupefacenti, l’uomo era stato notato ad Albenga nonostante gravasse su di lui analogo divieto di dimora nella provincia di Savona. La misura gli era stata inflitta a seguito del suo arresto per detenzione ai fini di spaccio di droga, operato sempre dai carabinieri ingauni.
Ieri, nei pressi del centro giovani di viale Italia è stato invece catturato da una pattuglia di militari in borghese, un cittadino marocchino di 21 anni, già pregiudicato nonostante la giovane età, su cui pendeva un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dall’Autorità Giudiziaria imperiese, a seguito di una rapina commessa a Sanremo l’anno scorso ai danni di u un minorenne a cui venne sottratto il proprio smartphone.
Nella stessa giornata i militari del N.O.R. hanno effettuato un controllo mirato ad un golf con due marocchini a bordo, che non si fermava all’alt dei carabinieri. I due giovani nordafricani, in viale 8 Marzo hanno tentato una fuga addirittura percorrendo tratti in contromano rimanendo poi bloccati da un’autovettura proveniente in senso opposto. Inutile il tentativo di dileguarsi a piedi perché i Carabinieri gli erano già addosso, placcandoli. La pattuglia dell’Arma, dopo aver bloccato i sospetti, è riuscita poi a recuperare un panetto di hashish del peso di oltre un etto lanciato dal finestrino durante la fuga.
Immediati accertamenti hanno poi consentito di accertare che i due pusher avevano spacciato diverse dosi a dei giovani minorenni del luogo, condotti in caserma per gli atti conseguenti e per la successiva restituzione ai rispettivi genitori. I due pusher marocchini di 24 anni e 22 anni rinchiusi direttamente nel carcere di Imperia risponderanno davanti al Giudice per le Indagini preliminari, per spaccio e detenzione ai fini di spaccio. La loro posizione verrà poi valutata anche alla luce dei successivi accertamenti dei carabinieri che hanno cristallizzato una sistematica reiterazione delle cessioni di droga a minorenni. Accertamenti sui tabulati relativi ai cellulari dei pusher sono tuttora in corso al fine di identificare la maggior parte di acquirenti di droga e di procedere quindi anche nei loro confronti.
Tutti gli arrestati sono stati immediatamente condotti e rinchiusi nel carcere di Imperia. Nei controlli dei casolari abbandonati sono stati rintracciati, identificati e denunciati altri due cittadini marocchini per i reati di danneggiamento, invasione di terreni ed edifici poiché si sono introdotti ed hanno bivaccato all’interno. Questi ultimi, al termine degli accertamenti, verranno condotti in Questura per gli adempimenti di competenza, avviando le procedure volte all’espulsione dal territorio nazionale.