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Alassio, il neo sindaco Marco Melgrati in Comune: “Ho fatto il triplete come l’Inter…” fotogallery

Raggiante nel giorno del suo insediamento il neo sindaco alassino è un fiume in piena. Primo provvedimento? Via la tassa di soggiorno

Alassio. “Ho fatto il triplete proprio come la mia Inter…”. Usa la metafora calcistica il neo sindaco di Alassio Marco Melgrati che questa mattina si è presentato in Comune per la sua proclamazione a primo cittadino alassino, per la terza volta. Un Melgrati raggiante dopo il successo elettorale di ieri sera, che ha incontrato subito tutti i dipendenti comunali: “Quello che Canepa non ha mai fatto in cinque anni…” ha detto il neo sindaco.

Ma non solo, Melgrati, al suo ingresso in Municipio, ha regalato un’altra stoccata al presidente della Regione Liguria Giovanni Toti: appena entrato in ufficio il neo sindaco ha infatti rimosso il quadro con il red carpet, “la più grande cavolata di Toti…” ha riferito.

“Dove eravamo rimasti?”. Sedendosi alla scrivania dell’ufficio al piano nobile del comune di Alassio, Melgrati fa riferimento a Tortora tornato al lavoro dopo gravose vicende giudiziarie. “Devo dire che questo ufficio, questa scrivania – continua – ce l’ho nel cuore; e devo ringraziare questa squadra meravigliosa per il grande risultato conseguito. Non è stato facile, avevamo contro tutti, ma credo abbia prevalso l’amore dei cittadini di Alassio per la loro città”.

In seguito si è messo subito al lavoro, con il nodo del toto-giunta da sciogliere in tempi brevi: ad ora è sicuro solo il ruolo di vice sindaco per Angelo Galtieri, che ha ottenuto le maggiori preferenze. Su un possibile ingresso di Monica Zioni in giunta (che potrebbe mandare su tutte le furie lo stesso Galtieri dopo gli screzi tra i due in passato): “La Zioni non c’era in maggioranza, ha dato una mano come amica e sostenitrice del progetto, ma gli assessori saranno scelti tra coloro che hanno preso più preferenze come è giusto che sia. Comunque, per la nuova giunta comunale vedremo: datemi tempo”.

Quanto alle sue dichiarazioni nel giorno dell’insediamento: “C’è chi ha parlato di vittoria di misura, mi pare non corretto: è stata una vittoria netta, con uno scarto di circa 300 voti che per Alassio non sono pochi” ha detto Melgrati. “Una vittoria contro tutto e contro tutti – ha ribadito ancora questa mattina -. Toti e Vaccarezza erano più ad Alassio che in Regione Liguria… I cittadini, però, non si sono fatti ingannare e si sono ricordati bene di quanto ho fatto in passato e di chi li può rappresentare meglio”.

“La mia città ha subito una involuzione paurosa negli ultimi anni e ora bisogna porvi rimedio seguendo il programma amministrativo presentato agli elettori” ha aggiunto. E sul primo provvedimento: “Via la tassa di soggiorno”, con la felicità degli albergatori alassini.

Oggi l’insediamento; nei prossimi giorni già i primi impegni istituzionali: convocazione del consiglio comunale, ordini del giorno, l’incontro con i dirigenti, le urgenze che già paiono numerose all’orizzonte. Intorno a lui ci sono tutti, eletti e non. Per alcuni si tratta del primo incarico istituzionale, altri invece conoscono già bene la macchina comunale, per tutti le idee sono chiare: “Di sicuro il primo impegno sarà l’abolizione della tassa di soggiorno – è l’annuncio – poi inizieremo un percorso perché Alassio torni ad essere una città pulita, curata nell’arredo urbano, e vivace. Nel rispetto di tutti. Cercheremo di fare squadra col territorio per condividere sinergie di sviluppo sotto ogni profilo”.

Sulle affermazioni di questa mattina dell’ex sindaco e grande sconfitto delle elezioni comunali alassine, Enzo Canepa: “Avrebbe fatto meglio a mantenere la sua promessa, ovvero quella di fare un solo mandato, lasciando poi spazio ad altri. Inoltre, nelle ultime settimane è stato protagonista di marchette elettorali davvero vergognose e i cittadini lo hanno punito”.

Il sindaco di Alassio, infine, torna sulla debacle del “modello-Toti” alle amministrative in tutto il ponente ligure: “Il modello funziona se ci sono accordi e se non si mettono da parte le persone che fanno riferimento ai rispettivi territori, come è stato il mio caso o quello di Scajola ad Imperia: è un modello legato alle persone e non solo ai partiti. E ricordo a Toti che se siede in Regione lo devo anche ai voti portati dal sottoscritto e dallo stesso Scajola…” ha concluso Melgrati.

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